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del volere ciò che non si trova

Insomma, uno lavora per un forum di modaiole e pensa che vabeh, han tante mancanze le utenti medie, ma almeno un minimo di orientamento sul vestire l’avranno, no?
Quindi invece di risolvere problemi tecnici, si camuffa da utente e chiede sul forum dove trovare, a Milano, un negozio che sia simile a freepeople.com, uno stile via di mezzo tra country e figli dei fiori. E le consigliano replay (vedi anche: 15 modelli di jeans perfettamente identici, tra loro e rispetto a tutti i i jeans di tutti i negozi di tutta italia: stretti dal culo alle caviglie), guru (vedi anche: fighettolandia) e denny rose, che è il meno peggio. E allora lo chiedo anche qua, chissà che non passi qualcuno con le idee più chiare

–br["vedi contributo visivo…"]–

del buonumore e dell’esibizionismo

La prima dose di buon umore della giornata l’ho avuta svegliandomi e abbracciandolo. La seconda l’ho avuta aprendo la busta paga di questo mese, la prima con l’aumento di € e livello ottenuto a dicembre. La terza potreste darmela gonfiando un po’ il mio ego lasciando qualche commento carino alla foto del tatuaggio

dei giorni che iniziano bene


Stamattina ho chiuso la scatola per cupcakes – che è poi una normale scatola adibita da me a quello, ma con un coperchio fighissimo – con dentro le mie 15 creazioni e l’ho portata in ufficio. Ora ne rimangono 3, tra i quali il mio preferito.
Stamattina mentre mi dirigevo dalla macchina alla stazione ho trovato per terra una cosa familiare. Una settimana fa mi ero, accorta arrivata in ufficio, di aver perso la coda di un orecchino, quello di legno che avevo preso alla solita Sagra del Cavolo un po’ di tempo fa, uno dei miei preferiti. Ed eccolo lì, imperterrito, perfettamente in mezzo al marciapiede, che chiede solo d’essere raccolto e ricongiunto all’altra sua metà. C’è stato un momento in cui tutte queste sfacciate fortune mi stupivano, un momento anche lungo; ora ne rido, perché è talmente irreale da poterne solo ridere. E vantarsene
Stamattina ho dimenticato di mettere una maglia non scollata per evitare che si notasse – e tempo dieci minuti già era stato notato – il segno che ho sulla spalla.
Stamattina sto ancora pensando all’altra sera, e a questa che verrà. E al fatto che dopo 24 ore ancora non sento la necessità di starmene un po’ da sola, se sono con lui, l’« ex quasi amante », il « stiamo praticamente insieme », il « stiamo vagliando soprannomi da utilizzare nel blog ».
Stamattina a Milano c’è il sole, fa caldo e il cielo è blu, alla faccia di chi sostiene che qua è sempre grigio. E sono sicura che se salgo sul terrazzo sopra il palazzo si vedono anche oggi le montagne.

Stamattina mi sembra una buona mattina.