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dei programmi di tranquillità

Questa sera al ritorno a casa scoprirò se sono ancora chiusa fuori: il nuovo cancello elettrico esterno è rotto e si apre solo con la chiave che l’amministratrice di condominio s’è dimenticata di darmi, praticamente devo aspettare fuori dal cancello che arrivi qualcuno ad aprire per entrare lui e intrufolarmi come una ladra in casa mia. Scoprirò anche se è arrivato il famoso voucher di 30€ per Amazon. Vedrò come stanno narcisi, giacinti, basilico, salvia e viole del pensiero che campeggiano sul mio balcone. Ripenserò con nostalgia alle Tortorelle Mulino Bianco. Controllerò se si sono decisi o no ad accreditare lo stipendio (con calma, eh). Mi preparerò psicologicamente per la svendita di domani.

delle mousse tantriche

Ecco i malvagi effetti del cambio dell’ora: nonostante sia uno zombie ambulante che ha appena ridefinito, per il mondo, il concetto di occhiaie da sonno arretrato, sono qui che ordino su planethair la mousse della Sebastian che ho finito con l’ultimo lavaggio. E mi viene in mente la Val d’Aosta, la settimana bianca, i miei capelli appena lavati e tutto quello che stava cambiando nella mia vita.

del karma positivo

Ieri giornata di ferie obbligata, perché qua per arginare la crisi hanno deciso di farci esaurire tutte le ferie arretrate (e io ho solo 26 giorni) facendo due giorni al mese. Ottima mossa, non è nemmeno malaccio, ma vorrei poter dire a chi ha deciso che preferivo farle quando le chiedevo io, ste ferie, che sicuramente non ne accumulavo nessuna. E’ la prima volta in sette anni di duro lavoro che non esaurisco le ferie che ho a disposizione in un anno.
Comunque! Parto da Biella di prima mattina e torno a casa, passo in lavanderia e poi passo dall’agenzia immobiliare per il rinnovo contratto. La tizia si sbaglia e tenta di darmi 15€ di resto.
« scusa ma … non sono 5€? io sono una frana con i conti, eh, non so, però… mi sembra… »
mi lancia un’occhiata e prende la calcolatrice.
« eh, non dirlo a me … eh sì! sono 5€! grazie mille »
« »
Dopodiché vado all’ikea con tutto il mio alone di karma positivo intorno. Sezione bagno. Mi serve un mobiletto basso, della stessa linea dei pensili, sono giorni che prendo e riprendo le misure e ormai l’ho scelto. Sapevo che il prezzo sarebbe stato sui 70€. Arrivo nel reparto e non lo trovo esposto, dramma. Chiedo alla ragazza e mi dice che è fuori produzione, c’è solo più la roba esposta. Allora mi faccio segnare scaffali e tutto della nuova linea alternativa, prezzo: 90€ circa. Nel frattempo compro cosine qua e là – scatole, barattoli, divisori cassetti (che sono me-ra-vi-glio-si, ne voglio altri mille) cercando di stare dentro i 100€ (quando ancora non sapevo mi sarebbe costato 90€). Alla fine, al self service mobili mentre sto cercando la scatola dei cassetti trovo il mio mobile, quello che avevo scelto io. In un modo e nell’altro, anche perché avevo imparato a memoria misure e nomi in questi giorni, recupero tutti i miei pezzi – struttura, piedini, cassetti, maniglie, frontale cassetti – e vado bella bella alla cassa sapendo di aver risparmiato 20€ e di non aver comprato un mobile diverso dagli altri.
Vado alla cassa automatica – novità ikea – e mi passo tutta la mia roba. Totale. 50€. Cazzo, penso, sono diventata stupida di colpo? Avrò passato un decimo della roba se questo è il totale! E ricontrollo lo scontrino. C’è tutto! I frontali cassetti, invece di 14€, li ho pagati 2€. La struttura, invece di 21€, 9€. E così alla fine l’ho pagato 20€.
Poteri del karma positivo!

(le bolle sulle mani che mi sono fatta per montarlo sono tutt’altra storia.)