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buonanotte?

Cinque puntate di Sex and The City, una viennetta e una bottiglia di acqua naturale dopo:
sono ancora qui, sveglia e l’unica cosa a cui riesco a pensare è fumo fumo fumo.

Non vedo l’ora sia domattina.

sogni (o bisogni)

Qualcuno giochi al lotto

29-11-20-39-2

I primi numeri sono la data della mia morte, sognata questa notte: 29 novembre tra 20 anni circa. Non mi ricordo l’anno esatto però.
39 i mesi divita restanti a *lui* (angy ottimista!). Sempre nello stesso sogno.
2 sono i dobermann di guardia a questa fantastica macchina della data di morte in cui siamo andati. Una specie di sedia elettrica custodita in una centrale elettrica abbandonata, in val d’aosta.
Scoperta tramite donna moderna o qualche simile giornaletto per donnine, che aveva una serie di test per testare l’affidabilità del proprio compagno. L’ultimo, la prova del nove insomma, era far provare questa sedia della data di morte.
mah.

decidi tu se potrai mai
capire tutto questo
adesso mi rivesto
ma presto ti racconterò il resto

E non ho ancora le mie sigarette?
Da 20 euro sono riuscita ad ottenere 10+5+5 scambiandoli in un pub vicino casa.
Arrivo alla macchinetta e – sorpresa sorpresa! – non va l’inserimento di banconote.
Ma cazzo! E *lui* in un moto di bontà mi ha vuotato il posacenere che ho sul balcone, quel posacenere che conteneva un centinaio di sigarette fumate a metà.
Dannazione X/

telefono (istruzioni per il dis-uso)

Se parto da un umore che è già 0, (-1 perchè sono anche senza sigarette e ho 20 euro e gli stupidi (omg, ho detto stupidi!) distributori automatici non accettano i 20) ecco come fare per farmi arrivare a -10 in un attimo.

  1. -1: Mentre sto lavando i piatti (si capisce dallo scrosciare d’acqua, dal tintinnare dei piatti e dal mio ansimare per il caldo, quindi si capisce), sussurrare qualcosa (che già è fastidioso normalmente, al telefono lo è ancora di più, e mentre c’è rumore è assolutamente intollerabile).
  2. -3: Mentre parlo non emettere alcun suono e, quando ho finito di parlare, nemmeno. Conseguirà un mio spazientito "ma sei ancora lì?" con ovvia risposta "sì, stavo pensando (o sì, ma non so cosa rispondere)". Al quinto "sei lì" mi vien voglia di riattaccare e di inchiodare il telefono alla mano dell’interlocutore, tanto per essere sicura che sarà sempre lì. (vale 1 punto per ogni sei lì; somma di stasera: 3 (almeno))
  3. -3: Faccio una domanda retorica, esprimendo ansia e fastidio per una situazione irrisolvibile. Segue silenzio, segue "sei lì?" (vedi punto 2), segue "eh cosa vuoi che ti risponda?". Ora, non so gli altri (dalla regia dicono che a quanto pare la penso solo io così), ma io dico "cosa vuoi che ti risponda?" quando intendo chiudere per sempre un discorso, e non lo dico mai in tono neutro o cordiale. Sottointendo sempre almeno un paio di parolacce (es. "che cazzo vuoi che ti risponda, cretino?").
  4. -2: Dopo minuti di silenzio, lo rompo dicendo "niente eh?". E mi viene rimbalzata la palla "niente tu?", specchio riflesso, gne gne gne. E si va avanti come due bambini cretini per ore, o, semplicemente, si riattacca prima che io disdica l’abbonamento telefonico.