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i miei seven sevens

Visto che V4NY mi ha passato il testimone, ecco un test

Sette cose che spero di fare prima di morire:

  • fare qualcosa che mi renda orgogliosa.
  • comprare la casa dei miei sogni.
  • star bene economicamente.
  • smussare il mio carattere.
  • imparare a scrivere il giapponese (anche a parlare, se capita).
  • sposarmi.
  • vedere il giappone, la cina, l’india e la thailandia.

Sette cose che non so fare:

  • cantare.
  • pilotare un aereo.
  • fare le capriole.
  • rimanere impassibile vicino a un insetto che vola.
  • dare attenzione per tanto tempo.
  • parlare inglese (o perlomeno mi rifiuto di farlo).
  • svegliarmi presto.

Sette cose che mi piacciono del mio ragazzo (o del/della tuo/a migliore amico/a):

  • gli occhi.
  • l’intelligenza.
  • il modo in cui ci siamo conosciuti.
  • quando mi sveglia cantando e strimpellando la sua chitarra.
  • il fatto che non critica mai la mia cucina (see, magari! >_<)
  • quando sorride.
  • il culo :lol:.

Sette cose che dico spesso:

  • *&%$£ &%$
  • santo cielo!
  • ehi
  • uhm…
  • caspita
  • ooh sii (si può mettere, questo? ;))
  • stupido/a (in tono affettuoso)

Sette libri che amo:

  • Dell’amore e di altri Demoni · Gabriel Garcia Marquez
  • Mucchio d’ossa · Stephen King
  • Seta · Alessandro Baricco

Sette film che amo e che rivedrei in continuazione:

  • Kill Bill I e II
  • Fight Club
  • Moulin Rouge
  • Léon
  • I Racconti del Cuscino
  • American Beauty
  • Eternal Sunshine of the Spotless Mind

Sette persone a cui passerei il testimone di questo Seven Sevens:

nella mia ora di libertà – fabrizio de andré

Di respirare la stessa aria
di un secondino non mi va
perciò ho deciso di rinunciare
alla mia ora di libertà
se c’è qualcosa da spartire
tra un prigioniero e il suo piantone
che non sia l’aria di quel cortile
voglio soltanto che sia prigione

che non sia l’aria di quel cortile
voglio soltanto che sia prigione.

È cominciata un’ora prima
e un’ora dopo era già finita
ho visto gente venire sola
e poi insieme verso l’uscita
non mi aspettavo un vostro errore
uomini e donne di tribunale
se fossi stato al vostro posto…
ma al vostro posto non ci so stare

se fossi stato al vostro posto…
ma al vostro posto non ci sono stare.

Fuori dell’aula sulla strada
ma in mezzo al fuori anche fuori di là
ho chiesto al meglio della mia faccia
una polemica di dignità
tante le grinte, le ghigne, i musi,
vagli a spiegare che è primavera
e poi lo sanno ma preferiscono
vederla togliere a chi va in galera
e poi lo sanno ma preferiscono
vederla togliere a chi va in galera.

Tante le grinte, le ghigne, i musi,
poche le facce, tra loro lei,
si sta chiedendo tutto in un giorno
si suggerisce, ci giurerei
quel che dirà di me alla gente
quel che dirà ve lo dico io
da un po’ di tempo era un po’ cambiato
ma non nel dirmi amore mio
da un po’ di tempo era un po’ cambiato
ma non nel dirmi amore mio.

Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d’obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.

E adesso imparo un sacco di cose
in mezzo agli altri vestiti uguali
tranne qual’è il crimine giusto
per non passare da criminali.
Ci hanno insegnato la meraviglia
verso la gente che ruba il pane
ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame
ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame.

Di respirare la stessa aria
dei secondini non ci va
abbiamo deciso di imprigionarli
durante l’ora di libertà
venite adesso alla prigione
state a sentire sulla porta
la nostra ultima canzone
che vi ripete un’altra volta
per quanto voi vi crediate assolti
siete lo stesso coinvolti.
Per quanto voi vi crediate assolti
siete lo stesso coinvolti.

lunedì mattina

Lunedì mattina dell’ultima settimana lavorativa prima di Natale, lascio valutare a voi quanto lavoro ci sia da fare.
Ho lo stomaco aggrovigliato dai sogni di stanotte e dal freddo che c’è stamattina; ho i pensieri confusi dal weekend finito troppo presto.
Ho da scrivere un paio di messaggi, alla faccia del a natale sono tutti più buoni: sta per finire l’anno, e io devo chiudere certe cose per poter fare pulizia di marciuni vari e iniziare l’anno nuovo un po’ rinnovata. Uno dei messaggi è per sprock, la famosa amica appaio e scompaio, definitivamente scomparsa dopo l’ultima, patetica, discussione. Mi spiego: ieri sera sono andata, per fare una cortesia a mia madre, a prendere i vestiti che deve modificare/riparare alla Facit (grande magazzino); arrivata lì, la commessa che mi consegna i vestiti mi da un contenitore da cucina (quelli in plastica e coperchio blu, che vanno anche in freezer) dicendo che era per me. ?_? vede che non capisco e mi spiega che un’altra commessa le aveva chiesto di darlo a mia madre, che lo desse poi a me. Le chiedo se la commessa si chiam di cognome *** e mi risponde di sì: la madre di sprock. Ecco, praticamente, questo contenitore lo aveva sara, e per ridarmelo lo ha dato a sua madre che lo desse alla Facit che lo desse alla mia che lo desse a me. Può darsi ci siano aggettivi diversi per descrivere questa azione, ma a me spuntano in mente solo patetica e triste. Ora c’è da scriverle un messaggio, preferibilmente evitando insulti (se non velati) in cui mettere bianco su nero la pateticità della cosa. Per chiunque abbia dei suggerimenti, avanti, io non so davvero cosa scrivere.
L’altro messaggio sarebbe per fbdc che ha, da più di un anno (probabilmente anche due) un mio dvd e un mio libro. Il libro, tra l’altro, gliel’ho prestato dicendo che è il libro a cui tengo di più in assoluto. Ora, la morale comune indica che non dovrei nemmeno essere io a chiederle, queste cose. Ma si sà com’è lui, si dimentica. Ehh, che ci si può fare? Certo, dopo averglielo ricordato circa … uhm … un milione di volte, uno si aspetta che non ci sia più bisogno, di ricordarglielo. E invece no. Devo insistere, e dopo le ultime discussioni, verrò sicuramente accusata di fare quella che si riprende le sue cose dopo un litigio, quando io voglio solo riprendermi le mio cose dopo due anni e prima che traslochi dimenticandosele da qualche parte. E il dvd posso anche ricomprarmelo, il libro invece no, visto che è vecchissimo e assolutamente non più in vendita.
Ci sarebbero anche altre cose da dire, ma finchè non avviene qualcosa dalla controparte non sarò certo io a infrangere certi silenzi che durano da mesi.

Ora me ne torno a lavoro. Sorrido parlando con le persone a cui tengo, mentre un angolo del sorriso si storta un po’ pensando alle persone a cui tenevo, e che ora come ora potrebbero scomparire da un giorno all’altro e nemmeno lo saprei. Nè me ne importerebbe. E non so quale sia la peggiore delle due cose; se il non sapere passar sopra a determinati comportamenti o lo scoprire che qualsiasi tipo di legame viene sopravvalutato, o comunque può essere calpestato senza alcuna remora.