telefono (istruzioni per il dis-uso)
Se parto da un umore che è già 0, (-1 perchè sono anche senza sigarette e ho 20 euro e gli stupidi (omg, ho detto stupidi!) distributori automatici non accettano i 20) ecco come fare per farmi arrivare a -10 in un attimo.
- -1: Mentre sto lavando i piatti (si capisce dallo scrosciare d’acqua, dal tintinnare dei piatti e dal mio ansimare per il caldo, quindi si capisce), sussurrare qualcosa (che già è fastidioso normalmente, al telefono lo è ancora di più, e mentre c’è rumore è assolutamente intollerabile).
- -3: Mentre parlo non emettere alcun suono e, quando ho finito di parlare, nemmeno. Conseguirà un mio spazientito "ma sei ancora lì?" con ovvia risposta "sì, stavo pensando (o sì, ma non so cosa rispondere)". Al quinto "sei lì" mi vien voglia di riattaccare e di inchiodare il telefono alla mano dell’interlocutore, tanto per essere sicura che sarà sempre lì. (vale 1 punto per ogni sei lì; somma di stasera: 3 (almeno))
- -3: Faccio una domanda retorica, esprimendo ansia e fastidio per una situazione irrisolvibile. Segue silenzio, segue "sei lì?" (vedi punto 2), segue "eh cosa vuoi che ti risponda?". Ora, non so gli altri (dalla regia dicono che a quanto pare la penso solo io così), ma io dico "cosa vuoi che ti risponda?" quando intendo chiudere per sempre un discorso, e non lo dico mai in tono neutro o cordiale. Sottointendo sempre almeno un paio di parolacce (es. "che cazzo vuoi che ti risponda, cretino?").
- -2: Dopo minuti di silenzio, lo rompo dicendo "niente eh?". E mi viene rimbalzata la palla "niente tu?", specchio riflesso, gne gne gne. E si va avanti come due bambini cretini per ore, o, semplicemente, si riattacca prima che io disdica l’abbonamento telefonico.
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