Non sono in cerca di approvazioni perché ne ho ricevute abbastanza in ufficio dalle amichette, scrivo perché ho ancora bisogno di sfogarmi. Ho il braccio che pulsa per l’antitetanica, l’imbarazzo per l’incontro casuale di stamattina con il soggetto del mio precedente post, la stanchezza accumulata in questi giorni; non mi serviva anche una litigata, proprio no.
E’ un mese che combatto, per questa vacanza. Ogni vaccinazione (l’antitetanica e l’antitifica) è stata fatta dopo enormi discussioni e con la faccia "va bene, dai, lo faccio per te". I fermenti lattici, stessa cosa. Come se poi avere lui inchiodato sul cesso di un albergo non rovinerebbe le vacanze anche a me. Volevo degli alberghi più economici, lui no, ho ceduto io, e quattro stelle sia. Sosteneva che la mia valigia fosse troppo grande, discussione, e ho ceduto io, prenderemo la mia in due. Non voleva fare tre tappe ma solo due per il "problema bagagli" (come se tutti i turisti se li portassero appresso tutto il giorno) e ho ceduto, la terza la faremo forse in giornata. Ho anticipato i soldi del volo. Ho anticipato tutti i soldi delle medicine. Ho comprato le protezioni per le zanzare. Oggi andiamo a fare una spesa per comprare esattamente questo: bagnoschiuma, shampoo&balsamo (per risparmiare sullo spazio dei botticini in valigia – visto lo spazio), dentifricio mignon (idem), salviette igieniche fresh&clean (perché non stiamo andando in uno dei continenti più puliti del mondo, comunque). 11€ di spesa. Alla cassa gli dico "questa la paghi tu?". Arriva il totale, mi guarda; non tiro fuori il portafoglio, lo guardo, tira fuori il suo, paga, prende e se ne va lasciando lì il sacchetto. Torno indietro a prenderlo, lo raggiungo, gli chiedo se s’è incazzato e mi fa « sì, non è giusto che paghi io cose tue. io non li avrei comprati ». Lui non avrebbe comprato il bagnoschiuma perché la soluzione era prenderlo a casa (mia, pagato da me, o sua, pagato dai suoi).
Io ho dato di matto. Lo scrivo per ricordarmelo quando penserò ancora di andare a vivere con una persona che mi farà, probabilmente, pesare il fatto di comprare uno shampoo della l’oréal invece che del discount e pretenderà scontrini separati.
Chiariamoci. Quando dico "dato di matto" intendo cose che voi, lettori che mi immaginate carina e dolce, non immaginate. Gli ho urlato le peggio cose, gli ho dato del morto di fame davanti ai suoi, gli ho detto che dei suoi soldi non me ne facevo niente, che poteva prelevare tutto quello che aveva in banca e darmi tutto e io andavo a pagarci un panino. Io quando do di matto, ci metto molto impegno. Solo che non inizio da sola, nonostante lui dica che è sempre tutto nella mia testa, mai.