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monotematismi estivi

Pulizie, pulizie. Ho parlato praticamente solo di questo.
Sono le mie pulizie primaverili. Un po’ in ritardo, ma sono quelle. Consistono nel prendere tutto e riassegnargli un nuovo ordine se si è verificato che il precedente tendeva a disordinarsi. Ad esempio: l’ordine dei profumi; non ce n’è mai uno fuori posto, quindi, l’ordine sarà per sempre quello. E’ il loro Nirvana. Si riordinano praticamente da soli. Certo, esempi come questo si contano sulle punte delle dita, il che significa che ho riassegnato un nuovo ordine a tutto, dagli armadi del cibo, passando per la libreria, finendo per i cassetti (con quello mi ero un po’ portata avanti :D).
Cucina, bagno, corridoio. Manca la camera che, ora come ora, è uno spettacolo che non augurerei a nessuno ma tra un paio d’ore sarà perlomeno guardabile.
Tutto questo, perché? No, perché per chi non lo sapesse, ci vuole un enorme stimolo o un’enorme depressione per smuovermi a fare un riordino pulitorio del genere.
Semplice: voglio accendere il profumatore che lui mi ha regalato da quasi un mese: un botticino in cui inserire gli stecchetti – io li adoro, questi cosi. E ovviamente non si può fare con la casa in disordine. Ispira così tanto minimalismo che se ci fosse qualcosa fuori posto potrei anche impazzire.