di ciò che non posso dire

È tutta la vita che vivo con questa spada di Damocle, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata. Solo, speravo più poi che prima. Ovviamente dire queste cose ad alta voce non si può, non si deve, quindi zitta e scrivi nel tuo diario segreto. Volevo ancora viaggiare, volevo ancora vivere come ho sempre vissuto, senza responsabilità, soprattutto quando la responsabilità non me la sono presa io ma mi è stata caricata sulle spalle da due genitori di merda. Volevo godermi la nuova casa con il mio nuovo uomo, lo so che non è nemmeno più nuovo ma, sarò pure la più capricciosa superficiale della terra, volevo godermi ancora un po’ la nostra vita. Fanculo.

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