dei piatti da servire freddi

Aggiorno il tema per non dover postare, ma non serve certo a smettere di pensare. Negli ultimi anni mi sono sempre considerata apertamente una persona fortunata e ho sempre cercato di prendere tutto nel verso giusto (contando anche le volte che non mi è riuscito, ovviamente). Quando mi hanno rubato l’autoradio ho concluso che avevo sbagliato io a comprarne una che leggesse addirittura i cd e le chiavette, rinunciando al favoloso mangiacassette in dotazione.
Ma ora che ci stanno capitando questa serie infinita di piccole, medie e grandi sfighe – economiche, come il conguaglio del cud che sembra non finire mai, la bella novità dell’ici, il lavoro di jd che va a singhiozzo, pratiche, come la caldaia che si rompe, la cappa che ci cade in testa mentre cuciniamo, i regali ordinati su internet che arrivano rotti, sociali, e non starò a fare esempi certo qui – più la tosse da una settimana, ovviamente la settimana del ponte in cui avrei dovuto riposarmi dopo un periodo furioso a lavoro e in cui invece non ho chiuso occhio perché appena mi corico devo sedermi per tossire e milioni di altre piccole cose che al momento non ricordo – ora che ci capita tutto questo io mi trovo qui, dopo la giornata di oggi, dopo la mattinata di oggi, a pensare che è colpa mia perché il karma può sembrare una fantasia da eremiti tibetani ma questi ultimi anni di fortune – medie, piccole e grandi – mi hanno dimostrato ampiamente che non è vero. Semplicemente le sfighe capitano, ma ci ridi su e le hai dimenticate il momento dopo. Io due mesi fa non avrei pianto per la cappa caduta in testa a jd, non avrei scardinato una porta per la caldaia rotta nel primo giorno di influenza. Se adesso lo faccio e mi sembra che ci sia questo accanimento universale contro di me, è perché il mio umore è disposto in un certo modo, ed è disposto male perché non faccio altro che rimuginare sul fatto che un’ottima soluzione a certi problemi sarebbe la morte, ma nel caso così non fosse, pianifico quale sia il modo migliore per vendicarmi. Ha ragione jd: c’è chi sbaglia ad attaccarsi ai soldi e io ho ragione a dire che non dovrebbe, ma è uno sbaglio uguale attaccarsi alla vendetta. E’ solo che non riesco, per quanto ci penso, a scendere a patti con tutto questo e smettere di rimuginarci sopra e riprendere la mia vita fortunata.

(e per chiunque legga questo post e creda chissà cosa, parlo di cose che vi assicuro voi non sapete; fatevene una ragione)

1 commento

  • gmz ha detto:

    per restare sul generico allora: ICI e aumenti vari purtroppo ci colpiscono e colpiranno un po’ tutti.
    per il resto, sai, è semplicemente sfiga, il classico periodo che ti trovi con la ROGNA addosso e stai li a dire “capitano tutte a me”, oppure per qualcosa che non va ogni cosa è pretesto per esplodere e scardinare, ma penso sia normale, capita a me, capita a tutti.

    consiglio difficile da seguire: contare fino a dieci e fare tutto con calma e tranquillità per quanto possibile, cercando di dedicare più tempo possibile a ciò che rilassa e tranquillizza (nel tuo caso forse cucinare?)

    e poi si sa che la ROGNA come è venuta se ne va anche, quindi, anche se “vi assicuro voi non sapete” penso che per le piccole cose storte basti trovare un attimo per fare un bel respiro!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.