degli addii poco tristi e molto alcolici

Se la mia vita fosse un film questo racconto comincerebbe con un flashback.

Domenica, ora imprecisata tra le 11 e le 13, sole che entra dalle veneziane abbassate, interno casa silenziosa. La telecamera entra dalla porta dell’appartamento, passa la prima stanza dove un cadavere giace a faccia in giù in posizione scomposta su un ammasso di lenzuola, si sofferma su quello che un tempo era uno spigolo di un muro come a far intuire un importante dettaglio. Carrella fino alla camera da letto dove intravediamo due sagome immobili stese sul letto. Arriva in cucina e sentiamo a volume bassissimo la televisione davanti a due figure che occupano l’intero divano nella posizione meno faticosa possibile, con piccoli mostriciattoli pelosi e con fastidiosissime unghiette che si arrampicano da tutte le parti. Alla tv il telegiornale sta annunciando la notizia Rissa sui Navigli per una donna, due feriti alla gola e nei video c’è un sacco di sangue.
Qui la telecamera si gira verso uno dei cadaveri, quello in piagiama a righe e una specie di scopa di saggina in testa al posto dei capelli, che sgrana gli occhi e a questo punto parte il flashback della sera prima, cioè the best addio al nubilato ever.

Non il mio, sia ben chiaro, che a me gli addii al nubilato in genere non piacciono, se proprio devo farlo lo farei uguale uguale ma, ahimé, non posso affrontare un’altra serata del genere in queto stesso mese o ne morirei. Infatti il mattino dopo chi più chi meno si è giurato che non berremo mai mai mai più.
Iniziato alle 19 con due scatole di pistacchi e bevande alcooliche varie, finito ad un’ora imprecisata del mattino, completamente ubriache e distrutte dalla vita. Dal ristorante ai Navigli per il chupito tour, a Le Troittoir per fermata in bagno e finito al LoolaPaloosa – uno locale che poteva essere aperto alle 3 che ci è venuto in mente. Se già al ristorante davamo spettacolo con sculacciate reciproche e baci sui tavoli con un addio al celibato che abbiamo trovato lì per caso, potete immaginare il resto. Gente è stata pennarellata con numeri di telefono, gente è stata palo da lap dance ed altra ha fatto da tale, si è ballato sui banconi e tutta una serie di altre cose che ci porteremo nella tomba, come da tradizione (anche se più da celibato che nubilato).
Altro che pomeriggio alle terme!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.