delle cose sparse

Altre case, questa settimana, altrettanti no. Muri storti, odori terribili passati per normali, facciate con piastrelle verde acqua brillante. Ora andrò a vedere un appartamento che ha già superato il vaglio di jd, ma che mi ha già anticipato ha gli interni del palazzo verdi. Mai sentito parlare di colori neutri? Quelli che piacciono a tutti e anche dopo 20 anni van bene? Tipo crema, caffè, bianco, grigio, marrone, tortora? Quelli che solo a elencarli qui m’è venuta una voglia di mangiare un gelato che sto morendo. Poi pasqua, a sopportare il pranzo con i miei e con mia madre e mia zia che mi avevano praticamente già maritata al cameriere tartassato dalle loro battute, e pasquetta, con il sole e il poltrire sul dondolo guardando le montagne ancora innevate. Poi c’è il nuovo prodotto per capelli della davines, appena trovato e già finito nell’unico negozio in cui pare in vendita. Poi c’è la nuova area studio in camera, con mensole, portariviste, lavagnetta magnetica. E poi… e poi ci sono le magnolie in fiore, le magliette a maniche corte e i ponchi corti e lunghi. Il sole che entra violento dalle finestre e si schianta sulle spalle mentre guardi un film. L’odore di smalto, ch’è l’odore del tempo che passa senza fretta.

1 commento

  • neroperfetto ha detto:

    Ti dirò, stavo per predere casa in un palazzo con i muri interni ed il pavimentio color turchese… è terribile! Ma credo che dopo un po’ ci si possa fare l’abitudine. Inoltre vuoi mettere che puoi sempre dire ai nuovi amici che vengono a trovarti “Non ti puoi sbagliare! Se entri e ti sembra di stare nella casa dei puffi è il palazzo giusto!”

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