degli ironici inizi d’anno
E’ stata una notte di lunghi incubi. Ho sognato la casa allagata, causa sinistro sgocciolio reale proveniente dal bagno da giorni. E mentre la casa si allagava ho sognato blogger sconosciuti e non uno, ben due! alla faccia mia che alle persone che mi raccontavano cose simili dicevo che era malsano (e vabeh, prima o poi doveva capitare anche a me). Ho sognato denti caduti, rubinetti, denti perduti, cene, amiche. Troppe cose, troppe, considerando a quante altre cose stavo già pensando questa notte. Ma nonostante tutto avrei preferito continuare a dormire e fare incubi, piuttosto che svegliarmi e lasciare che il tempo scorresse, fluisse nella direzione impostata da me, nel suo canale senza sbocchi o vie d’uscita. E ora la giornata è finita, la casa è vuota, la chat è deserta, il telefono silenzioso, la tv si è spenta dopo il padrino parte terza, e io sono qua nella bolla di nulla creata da 10 centimetri di neve inviolata che coprono tutto in silenzio, io, la mia pelle, le mie mani, la mia scritta e la piena consapevolezza di me e di cosa sono. Un inizio degno dei miei altri venticinque inizi, e brindo al dio ironia.
Se ti capiterà di avere dei bambini che ti sveglieranno diverse volte per notte, vedrai che quando ti sveglierai di notte non perderai un momento per addormentarti subito
In quanto agli incubi….non li osterai mica con un altro nick in uno di quei blog dark???