del fare un po’ di conclusioni
In questi giorni lavoro, sistemo la casa, chatto parecchio, sviluppo cose, guardo tutte le serie reiniziate. Penso così poco. Il twitter in alto non è più il suo, per primo, e su facebook ho rimosso la possibilità di vedere gli stati di qualcun altro togliendo dagli amici. E non ci penso. Ogni tanto compare nei sogni, ancora e ancora ma non me ne importa. Ogni tanto mi chiedo cosa stanno facendo, cosa stanno pensando. Ogni tanto mi prende la smania di sapere di essere ancora presente da qualche parte nei pensieri di qualcuno. Ma il resto del tempo non penso a niente, non penso a voi, non penso al dormire sola, non penso più a come vorrei certi abbracci quando rietro a casa la sera, non penso a come mi mancano certi sguardi che mi ricordavano che non ero proprio tutta da buttare, no, non penso più a nulla. Ogni tanto mi chiedo se sto bene così e sì, non proprio al cento per cento, ma nemmeno male. Continuo a rispondere un secco « no » alla domanda « single per scelta? » perché non sono un ipocrita, perché se l’uomo perfetto arrivasse qui, domani, non ci penserei due volte ad abbandonare volentieri il mio status. Ma sto meglio sola che con chiunque di quelli per cui sono sola, e che ancora passano a leggere per curiosità morbosa – proprio come quella che io sto riuscendo a indebolire – questo sì.
16 commenti
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Non mi riferivo ai lettori generici, né hai commentatori. Erano gli stessi a cui mi riferivo a inizio post…
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Ma in genere, quale generico, posso genericamente condividere le tue parole. Per il resto, non ce n’è d’avanzo…
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Specifica, no perchè poi, noi commentatori e spioni potremmo pensare male eh? Mi dispiace per il tuo stato d’animo e sei una così meravigliosa ragazza che a volte i tuoi post mi fanno davvero rabbia. Stupido chi non ha saputo apprezzarti. Se può valere, ti abbraccio. Ma dici che esiste l’uomo perfetto?
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ah, hai modificato il finale. meno male
anche io da 3 anni vedo, Every Single Day, un maledetto nickname tra i visitatori, nel pannello di controllo.
che ci possiamo fare? niente, si passa al prossimo click per portar l’attenzione su altro, qualsiasi cosa sia questo altro. e man mano che passa il tempo si allena l’attenzione a switchare con maggior prontezza
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"che non ero proprio tutta da buttare" premesso che nessuno/a è da buttare, tu ti sottovaluti, sei davvero molto carina, ma probabilmente ti interessavano solo i suoi sguardi, quando uscirai da questa situazione ti accorgerai di non essere affatto male
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questa è grandiosa! Complimenti!
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efraim uh, però era più romantica la versione da piccoli
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eh, ma vuoi metterla col veder bene?
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efraim non lo so, quale preferisco. però forse preferisco semplicemente l’una con il ricordo dell’altra a completarla.
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Ciao!io non ti conosco, è vero…ma le tue parole mi hanno toccato! Sono convinta che la scelta migliore a questo punto sia "meglio soli", ma mi rendo anche conto di quanto possa essere difficile!
Non scoraggiarti, vedrai che prima o poituttosi aggiusta!
Un bacio e a presto!
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personalmente penso non ci sia alcuna relazione, tra momento perfetto e voler bene, può esserci un momento perfetto senza voler bene o viceversa…
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Vedo che hai modificato l’ultima frase… brava! Me n’ero risentito quando l’ho letta perché ho pensato: «Beh… se non fosse che sono sposato, palesemente fobico, mediamente campanilista e tendente allo psicotico probabilmente potrei essere io l’uomo perfetto per Anija!»
Per il resto mi spiace che per te non sia un momento particolarmente positivo. Credimi… in un certo senso ti capisco benissimo!
E’ dall’inizio del post che mi viene d’augurarti qualcosa di meglio, e da pensare che te lo meriti abbondantemente, forse col solo difetto di saperlo fin troppo bene per lasciare che dia davvero altrettanto. Visto il finale, però, non posso fare a meno che augurarti anche lettori migliori e, magari pure commentatori…