delle cose a cui mi sono stufata di dare un titolo

E’ di uno scazzato che fa spavento. E non è solo il momento critico sul lavoro, non è solo il ritardo di un’ora e mezza dei treni stasera né lo sciopero di domani, non è solo quel pessimo gatto che da quando entro non fa che miagolare, non è solo la casa in disordine, non è solo continuare a leggere ciò che non dovrei, non è solo supporre cose e non avere indietro le contestazioni che si vorrebbero, non è solo l’aver discusso malevolmente di certe cose con qualcuno, non è solo il tenersi dentro troppe cose, non è solo fare sempre i soliti discorsi che girano intorno, non è fare un monologo al telefono e dire vabeh ciao e mettere giù perché l’altro non sapeva cosa dire in una telefonata del buongiorno. E’ tutto questo ed è anche l’autunno che non arriva, il freddo che non è abbastanza, le sciarpe ancora chiuse nel cassetto, novembre però che si avvicna troppo in fretta, il sentirmi dell’utilità di un cuscino quadrato d’arredamento: sono stanca. Come sempre, questa stanchezza che non è fisica e non è mentale, tutto regisce bene, solo che sono stanca, stanca. Che vorrei stare sdraiata a fissare il soffitto per più o meno la durata di un sempre.

9 commenti

  • Sylia ha detto:

    So che non serve a molto, specialmente perché non ci conosciamo, però.. ti lascio ugualmente un abbraccio..

  • winter ha detto:

    Allora, cominciamo dal cuscino quadrato: ho scoperto la loro grande utilità quando sono stato molto male con la schiena. E’ l’unica cosa che consente, posto esattamente dietro ai reni, di restare seduti senza caricare di altri guai la colonna. E mi sembra che dovresti essere a conoscenza del problema o no? Di conseguenza permettermi di dirti che l’esempio è sbagliato Quanto a te non devo certo dirti io quello che vali. Tu lo sai. E anche molta altra gente. Il carattere? Io lo trovo splendido. Si lo so certe volte (spesso) la solitudine pesa. Specialmente a chi si sa accontentare di poco nella vita e nelle serate libere (molte) o nelle giornate di risposo o di vacanza (poche). Ma la fortuna di incontrare la persona con cui stare bene, e fare una parte di strada se non tutta, è una cosa difficile. Ma vedrai, molto meno difficile di ciò che oggi credi. Tre mesi ancora di 2008. Che vuoi che sia con quella schiena tatuata su tessuto a righe che sembra non aver bisogno di cuscini quadrati e invece ne ha.

  • butterflyr ha detto:

    cosa dire dopo questo commento di winter….

    non ti conosco per niente..ma sembri essere una persona piena di risorse…..

    oltre a fare splendide ed incantevoli foto….

    ciao

  • Grande Puffo ha detto:

    Io sarei curioso di sapere cosa c’è scritto…

    …ma non stavi organizzando un viaggio tu? o mi sono perso qualche passaggio?

  • anija ha detto:

    scritto dove?

    A gennaio, il viaggio, a gennaio. Lontanissimo…

  • Grande Puffo ha detto:

    Sulla pelle… la tua pelle immagino! Sai com’è, ho difficoltà con l’italiano, figuriamoci con le lingue orientali

  • anija ha detto:

    c’è scritto il titolo della foto. e vuol dire la descrizione della foto

  • Grande Puffo ha detto:

    A ecco, ora è tutto più chiaro

  • Grande Puffo ha detto:

    Te lo dico qui visto che ancora non mi sono deciso ad iscrivermi a flickr: è una foto molto ben fatta, sensuale ma non troppo, bianco e nero molto interessante, la vedrei bene per una campagna pubblicitaria. Non so se già ti avevo fatto i complimenti per le foto, ne ho viste un po’ su flickr e devo dire che mi piace il tuo modo di scattare, brava.

    (che poi te lo dice un emerito principiante, quindi vale come il due di picche… ma tu a questo non farci caso )

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