dello star male
Ci sono cose di cui non voglio parlare, nemmeno con me. Negli ultimi anni, il 90% dei discorsi che vorrei fare li faccio nella testa e poi al momento di aprir bocca e parlare, dire le frasi pensate e ripensate alla nausea, non esce niente. Perché sono stanca, perché mi rendo conto ad ogni parola di quanto sia inutile e ogni parola detta è una pietra che cade sullo stomaco. Non serve a nulla, tentare di spiegare; ma spiegare cosa, poi? E perché, dovrei spiegare? La gente si comporta nei modi più dispa(e)rati e nessuno si aspetta spiegazioni, tantomeno io; mando giù bocconi amari ogni giorno, perché queste cose le noto troppo ed è colpa mia, solo mia, se sono bocconi amari, colpa del non saper passarci sopra a cuor leggero; che sia la persona che a lavoro si comporta di merda o che sia il negoziante che non aspetterebbe un secondo oltre alle 19:30 nemmeno se fosse una questione di vita o di morte, o che siano le persone più vicine che si comportano come nemmeno ti aspetteresti dall’ultimo rifiuto sul fondo di una discarica, l’importante è sempre accettare e andare avanti; chiudere gli occhi, respirare e cercare di ricordarsi che non importa. E allora perché quello che faccio io importa così tanto, perché io sono sempre qua a giustificarmi e a spiegarmi quando le mie azioni, e questo lo posso dire dall’alto del mare di sensi di colpa che provo ogni giorno per tutte le volte che in vita mia ho agito male, al confronto degli altri non sono nulla? Sono stanca, stanca di ogni cosa, stanca di sentirmi quella sbagliata e stanca di essere sempre quella cattiva, sempre e comunque « quella che », stanca di sentire frasi che iniziano con « tu ». Mi sento davvero sbagliata, davvero, davvero so che i miei modi di fare e il mio carattere non sono giusti, che sono causati da problemi di fondo che non so e non so risolvere e so che è sbagliato anche pensare di avere problemi di fondo da risolvere; mi sento sbagliata anche in questo, anche nel pensare di essere sbagliata. Insomma, ci siete riusciti, tutti, davvero; l’ho capito, e nemmeno da poco, lo so, non fa bisogno che continuiate a ripeterlo.
11 commenti
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Tu sei sbagliata quanto un fiore nel cemento. Noi. Forse. Ecco. Le parole alle volte sono smog.
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Ti capisco; mi sentivo così anch’io, l’ho provato tante volte. Passerà, un giorno, da solo. Passerà, un giorno, con una parola di qualcuno che ami. Passerà, forse, perché cambierà qualcosa in te.
Ma passerà.Un abbraccio forte
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TU conosci un sacco di gentaccia, evidentemente.
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Sei grandicella, ormai, dovresti sapere come ingannare te stessa e sentirti come vorresti sentirti e non come ti senti…
se non impari, o non ti impegni di più, come pretendi poi di ingannare altri ? -
Sembra quasi che tu abbia paura di essere giudicata dai tuoi comportamenti, a prescindere che siano giusti o sbagliati. Ma, non è arrivato il momento di pensare a te stessa e fregartene finalmente di quello che pensano o che dicono gli altri? Sei solamente te stessa coi tuoi pregi e coi tuoi difetti. Forse è questo che da tanto fastidio agli altri.
Conta poco, ma da quando ti leggo, a me piaci molto così come sei.
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io sono sempre con te! dai avanti angelica dste
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TU sei una strafiga che non deve sentirsi inadeguata davanti a niente e a nessuno.
TU sei QUELLA CHE se la cava egregiamente da sola e da cui un bel po’ di persone non avrebbero che da imparare.
TU sei come sei e va bene così, ma sul serio. TU non sei né sbagliata né cattiva né nient’altro, TU sei come un sacco di gente frustrata e meschina vorrebbe essere; ma, siccome non ne ha il coraggio o la capacità, ti vomita addosso la sua invidia. Non è altro, Angelica, è solo invidia. Se tu potessi avere un euro per ogni persona che, in un modo o nell’altro, coscientemente o no, è invidiosa di te, saresti milionaria, tesorino mio(spero che tutte queste frasi che iniziano con il TU e che dicono QUELLA CHE abbiano ripristinato un sacrosanto equilibrio )
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dimenticavo… AUGH ho detto
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io credo che certe cicatrici siano così evidenti che è difficile indovinare dove andare a colpire.
o magari non lo si fa neanche apposta, è solo il punto più comune da bersagliare, quello del *tu*degli altri non ti curare, ma di quelli che ami… prova a spiegare che è meschino caricare gli altri di negatività, e farli sentire sbagliati. si commettono errori su errori, ma non si è sbagliati. proprio no.
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Ti hanno quasi convinto che la colpa è tua perchè -sostengono -hai un bruttissimo carattere. Invece la colpa è loro perchè non hanno il tuo carattere. Che poi si riassume in dire ciò che si pensa e pagare di persona le scelte che si fanno. In un mondo che scarica tutto sugli altri…come puoi restarci male? Io adoro il tuo carattere e la tua schiena dritta.
Allora taccio che è meglio. Ma un abbraccio, per quel che può valere e per quel che d’affetto sincero ti può arrivare, te lo mando