santa maradona
– Ma non dire cazzate guarda! Ma va a cagare… va’ a cagare!
– Guarda come scappi… guarda come scappi!
– Non sto scappando!
– Dove scappi? Vieni qua a parlare con me… vieni qua a parlare con me!!
Se sono tutte stronzate, dimmi perché adesso non esci da quella porta… eh? E la smetti di imitare la vita e la smetti di prenderti per il culo e cominci a fare le cose sul serio… e ti trovi uno schifo di lavoro… e, e vai in ginocchio da quella donna a chiedere perdono per il male che le hai fatto e per lo stronzo che sei stato con lei… e se la tua partita non è ancora finita… cerchi di riacciuffare un’occasione rarissima che ti è capitata… di vivere una vita da persona normale? Me lo sai spiegare perché non lo fai, me lo sai spiegare, che cazzo… eh???
– Bravo.
– Bravo non vuol dire un cazzo!
Ho evitato di guardarlo per una vita (nonostante abbia sempre, relativamente, apprezzato i film con accorsi… non solo perchè è uno strafigo, ma anche perchè mi piace come intepreta i personaggi). Probabilmente per il titolo, la locandina, temevo fosse un film con una trama che girava attorno al calcio, o cose del genere. Alla fine l’ho visto il pomeriggio del primo dell’anno, ancora mezza stordita dalla sera prima, e sì, mi è piaciuto.
5 commenti
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Non so. Sarà che odio il turpiloquiare in ogni sua forma, il conficcare inutili falli in ogni frase. Trovo che sia un logo distintivo di tanta cinematografia. America docet (de gustibus… ovviamente)
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Io lo trovo realistico invece; è esattamente come l’avrei detto io (anzi, io avrei aggiunto un paio di esclamazioni in più, in certi punti). Insomma, non mi sembra forzato, ma rappresentativo piuttosto.
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Son d’accordo, anija. Tra l’altro avevo gli stessi timori prima di vederlo, ma mi è veramente piaciuto.
io dopo quel film se vedo ballare un ragazzo con le braccia più alte delle spalle mi allontano subitaneamente…