rabbia

Tremo dalla rabbia. Rabbia pura. Rabbia nera. Quella rabbia che non distoglie lo sguardo dall’immagine di una persona dilaniata in mille pezzi. Da sangue, da grida.
Dopo mezz’ora. Tremo ancora di rabbia.
« Fammi sapere dove sono domani sera. » è forse una domanda? No. Non rispondermi con « angy… ». Non serve a un cazzo. Domani sera sarò di fronte a quelle persone. Domani sera usare parole mortificanti non sarà una cosa crudele. Non sarà una cosa tanto per fare, una disattenzione, come è a volte. Sarà ciò che loro si meritano. Tutti.

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