apro gli occhi
Sento unghie che entrano nelle braccia: fanno male.
La testa è troppo pesante, non capisco, non ricordo, dove sono?
L’odore si insinua nel cervello, odore di disinfettante, cibo stantio
odore di malattia e lettini con lenzuola sottili.
Mi calmo e smetto di divincolarmi, lui è li a dirmi che va tutto bene.
Mi stavo agitando e ha dovuto tenermi ferma.
Donne in altri lettini mi guardano, indagano, cercando di capire cosa faccio lì.
Così giovane.
L’infermiera sbrigativa e troppo grassa consiglia di stare qualche ora a letto finchè non mi sentirò bene
per tutta risposta mi alzo e chiedo a lui di portarmi a casa.
Iniziano tre giorni fuori dal mondo a riprendermi dall’intervento senza che nessuno ne sappia mai nulla.
Buttar giù pastiglie ogni due ore senza far notare che per un ora non posso più muovere le ginocchia.
chiudo gli occhi.
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