la fiera della carne

Il giorno in cui avrò risolto tutti i miei problemi personali (*) mi occuperò dei problemi che affliggono l’umanità. Visto che mio padre fa interviste ai capi della nettezza urbana della nostra ridente (a leggere i giornali non si direbbe così ridente) città, voglio attivarmi anche io. Devo solo capire come. Devo assolutamente fare in modo che venga fatta una normativa che delimiti la roba schifosa dalla roba guardabile al supermercato. Cervella, teste di coniglio con occhi vitrei o bulbi oculari in putrefazione, milze, fegati sanguinolenti, cuoricini e polmoncini di coniglietti (che mia madre comprava e cucinava per i gatti), eventualmente lingue varie, zampe e/o teste di maiale, maiali tagliati in modo che sembrino salami giganti ma con ancora la testa e quanto altro di rivoltante ci sia. E che cazzo.
L’altro giorno cercavo (a debita distanza) le scaloppine, e in mezzo ci ho trovato in mezzo un pacchetto di cervello.

(*) quindi tra molto, moltissimo tempo.

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