pheraphs, pheraphs, pheraphs
Mentre cerco un modo per dormire senza che allo stesso tempo mi vengano
cavati gli occhi dai gatti che si azzuffano sul cuscino, penso.
Ripenso alle miradi di cose già pensate, alle cose (ri)dette stasera,
per l’ennesima volta. Incredibile qualcuno mi stia ancora ad ascoltare!
E’ vero, ti fai i tuoi castelli di sabbia e ne puoi parlare anche con
la persona più cinica che i castelli cadono e dopo un secondo di
colloquio personale con te stessa eccoli lì di nuovo.
Chiamerà? Non chiamerà? Che bisogno c’era di puntualizzare che andava
bene vederci una sera, quando l’aveva già fatto riferire senza ombra di
dubbio (era dall’altra parte del telefono -_-) la sera prima? Magari
non se ne ricordava. Magari puntualizzava. Magari non immagina
minimamente l’argomento e non ha fretta, quindi. Magari lo immagina ed
è in imbarazzo.
Magari la frase "sono sette anni che mi piaci, ad alti e bassi, e sono
stufa di avere questo peso quindi dimmi chiaro e tondo che non ho
alcuna possibilità, che tanto è ovvio, così evito di passarne altri
sette, di anni di alti e bassi." lo metterebbe in soggezione. Magari
eh. E per i miscredenti, davvero un no deciso, che non lascia
spazio per dubbi vari, mi toglierebbe il peso. Io non credo nell’amore
non corrisposto. Per il semplice fatto che io cerco la persona per me, non dei riempitivi, e la persona per me mi
ama, mi amerà, quindi perdere tempo con una persona che non ricambia
sarebbe come imbarcarsi in una storiella senza futuro. E non è quello
che cerco, no no. Non è che me lo autoimponga, è che non potrei amare
se non pensassi che possa essere importante. Anche a breve termine, ma importante. E non può essere importante a senso unico.
Detto questo, onestamente, non saprei nemmeno cosa farmene di una
risposta diversa dalla ovvia risposta. Io voglio solo un no secco e
deciso, una pietra con cui chiudere ‘sta storia, una pietra con cui
scalzare l’enorme masso che ormai è diventata. I dubbi pesano davvero
un casino.
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