notte di Walpurga e Beltane

Mi ha sempre incuriosito l’essere nata a mezzanotte passato da poco del 30 aprile, quella che da molti è chiamata la notte delle streghe. Da bambina mio padre mi prendeva in giro per questo (non gli è andato giù che sono nata in una festività sinistra) e adesso mi sono documentata un pochino su che tipo di festività pagana è. La notte del 30 aprile si chiama Notte di Walpurga mentre il primo maggio si chiama Beltane.

da bethelux.it
La notte di Walpurga è una delle poche festività pagane di cui la Chiesa Cattolica non si è "appropriata" nel corso dei secoli.
Non è stata sovrapposta a nessuna importante celebrazione cattolica e forse è per questo che è bollata come una festa satanica.
In realtà è una festa di grande importanza e di prosperità e nulla ha da spartire con il satanismo.
La terra è fecondandata e i suoi frutti si raccoglieranno nell’estate.
Questa è una festa di gioia e di fertilita’, fecondazione e concepimento.
Per la legge degli opposti è anche la notte in cui le streghe nere hanno una grande potenza nel lanciare i loro incantesimi negativi e i malefizi contro le persone comuni ma è anche, per controparte, la notte in cui tutte le streghe possono assorbire potenza e rigenerarsi, anche le streghe bianche, che in questa notte hanno terreno fertile per mettere in atto incantesimi positivi di purificazione, per togliere malocchio, fatture, negatività e per effettuare esorcismi a difesa contro le streghe nere e i loro lavori nefandi.

La notte che va dal 30 Aprile al primo Maggio è quindi una notte terribile ma positiva, in cui le tenere forze primaverili fronteggiano l’ultimo attacco alle ultime forze invernali che incarnano il male sotto ogni sua forma e lo vincono.
(La lotta tra l’imminente estate e gli ultimi freddi invernali; come dire lotta tra il bene e il male).
Le celebrazioni di questa notte risalgono a moltissimi anni prima del Cristianesimo e nascono dal terrore dei contadini che in questo periodo, avendo terminato le scorte nei granai e preparato la terra per il nuovo raccolto, dovevano affrontare gli ultimi freddi e la fame ricorrendo alla caccia o all’uccisione degli animali nelle stalle e nei cortili per sopravvivere.
In questa notte si celebrava madre natura per assicurarsi la sua protezione sulla terra e sulle pianticelle appena nate e per propiziarne la benevolenza per far si che le ultime gelate e gli ultimi sussulti di mal tempo, mandati dalle forze malefiche, non riuscissero a distruggere i teneri germogli importanti per il prossimo raccolto.

Per esorcizzare queste forze malefiche negative era abitudine praticare svariati riti per costringere i demoni alla fuga.
Per questo nella notte nascevano numerosi falò, si effettuavano cerimonie con l’aiuto delle potenti forze della natura guidabili con la concentrazione e il pensiero degli officianti.
Si bruciavano fantocci simbolici con i quali si dava fuoco al male impersonificato.
Ancora oggi queste tradizioni sono vive e si esprimono con gli stessi falò di un tempo, o con l’accensione di piccoli fuochi simbolici in ciotolini di rame, o con l’accensione di miscele di incensi particolari, candele, all’interno di cerimonie esorcistiche e propiziatorie per il benessere.
Dopo questa magica notte arrivano le luci dell’alba del giorno successivo, il primo maggio, che giungono a fugare ogni paura, ogni demone o strega nera con tutto il loro bagaglio negativo.
Le potenze positive proclamano la loro vittoria sul male.
Il primo maggio era ed è quindi un giorno e una notte di GRANDI festeggiamenti, in cui si può passeggiare nelle campagne, per i boschi, danzare, RINGRAZIARE LE FORZE DELLA NATURA CARE ALLE STREGHE, festeggiare e astenersi dal lavoro.
Da qui la festa odierna dei lavoratori.

1° maggio Beltane – Calendimaggio

Beltane significa splendente, fuoco brillante, ed e’ la festa dedicata al Dio BEL, che molti accomunano con il DIO CERNUNNO, il Dio dell’amore.
Il Dio muore e rinasce come figlio della Dea dopo che esso l’ha fecondata.
Questa e’ la festa della fecondita’, della terra, dell’amore, della purificazione fisica e interiore. La terra rinasce e con lei anche noi ci rigeneriamo con lo sguardo rivolto al sole estivo.
Si festeggia con balli e danze nelle campagne, aprendo il nostro spirito alla forza che rinasce e ci circonda, con passeggiate a contatto con la natura.
Nella notte del primo Maggio si saltano i fuochi ardenti (o piccoli braceri simbolici) che segnano il passaggio e la vittoria del bene sul male. Risorgiamo come uomini con il nostro corpo rinnovato e con la nostra mente piu’ limpida. Oggi possiamo godere dei piaceri della carne con il nostro compagno o compagna, sapendo che questo atto compiuto in questa notte ci portera’ piaceri e vittorie future se compiuto con profonda convinzione e in onore del Dio che rinasce.

I simboli del calendimaggio sono la Croce di S.Andrea o Croce decussata a forma di X, simbologia dell’unione tra il cielo e la terra e il cui centro e’ rappresentato dall’uomo, (S.Andrea fu inchiodato a questa croce a X, e l’albero anche’esso simbolo di unione tra cio’ che e’ quaggiu’ e cio’ che si trova lassu’ (le radici radicate a terra e le fronde spinte in alto verso il cielo).
Fin dai tempi antichi in questo giorno venivano alzati i pali della cuccagna, simboli fallici al cui vertice venivano poste mercanzie che, il primo ardimentoso che riusciva ad arrivare alla sua vetta, aveva il diritto di portarsi a casa.

Questo, essendo il giorno e la notte dedicate alla natura e alla sua rifioritura, e’ uso rinnovare il proprio giardino o il proprio balcone con fiori nuovi e curare i vecchi che presto riprenderanno vigore nella nuova fioritura.

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