studenti

Ho paura dei ragazzi che studiano.
Cioè, non è che li vedo per strada e mi spaventano.
Ma se a un uomo che lavora riesco a dare più facilmente fiducia a lungo termine, faccio più fatica con uno studente.
Una vocina dentro me mi avverte sempre che prima o poi smetterà di studiare, si laureerà o si stuferà, in ogni caso inizierà a lavorare. E ho sperimentato sulla mia pelle che iniziare a lavorare vuol dire cambiare. Cambiare abitudini, cambiare stile di vita, in alcuni casi a cui ho assistito cambiare amici e gusti e vestiti. Cambia il tempo che hai, cambia come lo organizzi. Cambiano le priorità della vita, cambia la concezione della vita stessa.
E’ una rivoluzione: e si sa che chi si trova in mezzo a una rivoluzione interna spesso rivoluziona proprio tutto.
E’ per questo che mi fanno paura.
Chissà se *lui* rivoluzionerà anche me quando finirà di studiare?
Grazie a dio passa un esame su due, quindi il giorno fatidico è ancora lontano

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