neve e sms
oggi è stata una bella giornata.
tutto sommato.
mi sono svegliata stamattina con un malditesta allucinante (maledetti sabati sera) e dei preoccupanti sintomi di maldigola. Mi sono svegliata alle 7 e mezza perchè dovevo andare a sciare. Credevo di non farcela ad alzarmi, invece ce l’ho fatta
come da rituale classico, chiedo a night se percaso avevo fatto qualcosa di strano nell’indefinito tempo di blackout della sera prima che avevo nella testa. mi dice niente, poi mi racconta però che era arrivato un sms, e che l’aveva letto lui perchè … perchè non lo so, mi ha già detto due versione, non so quale sia. gli chiedo da chi, e mi risponde il nome di un suo amico. mi chiedo: un sms di notte a me? mah. “cosa c’era scritto?” “leggitelo te”. nel frattempo mi viene in mente che durante la notte avevo ricevuto uno squillo dala stessa persona, mi ero svegliata e quando night aveva chiesto “chi era” avevo risposto – vagamente – che non avevo letto il nome. il nome l’avevo letto, ma era uno strano quillo quindi preferivo non farne parola e basta.
L’sms diceva questo:
A volte vorresti quello che non potrai mai avere.. masochismo.. forse, inevitabile.. certo..
che dire. ci ho pensato tutto il giorno.
tra le altre cose, questa persona non mi è indifferente. d’aspetto fisico posso dire che lo trovo veramente bello, e caratterialmente, per il poco che l’ho visto mi sembra una persona simpatica. anche se mi conosco abbastanza da pensare che non sia una persona per me. e devo ammettere che a volte certi suoi modi di pensare mi hanno incuriosito.
comunque sia, i pensieri non erano dubbi, o altro. non sarei capace di fare una cosa del genere neanche se volessi, come una specie di post-trauma. tutte le volte che ci penso, mi vengono in mente immagini di me troppo tristi per anche solo immaginare di commettere gli stessi sbagli.
solo che con questa vicenda, mi sono tornate in mente cose passate, cose molto simili, ma viste dall’altro lato. io che aspetto le cinque del mattino per mandare un messaggio al ragazzo di una mia semi-amica ad esempio. io che durante un pranzo di famiglia, esco con la scusa di andare in bagno e mando un messaggio a gianni mentre lacy mi aspetta seduto al tavolo.
e oltre a questo, pensavo che quando finalmente sembra che io riesca a tenere la testa a posto (oddio, tanto tanto sforzo, ma ci riesco per adesso) a questo punto, quando credo di essermi salvata da queste situazioni, ecco che queste si autogenerano. il mio è un ka funesto.
non sono io che me le vado a cercare. sono piuttosto io che le attiro.
a questo dovrei aggiungere anche altre riflessioni dell’ultima settimana con una persona che mi è molto cara..
e tante altre cose.
ma ora è tardi.
vado a dormire.
Lascia un commento