mail al capo
gliel’ho appena inviata:
volevo solo esprimere una mia opinione.
dato che:
1) il preavviso che mi avete dato voi di chiusura sede è stato minimo
2) soprattutto essendoci le ferie di natale di mezzo
3) mi avete offerto una modifica al contratto assolutamente svantaggiosa sotto ogni punto di vista (ore lavorative e stipendio)
onestamente confidavo che, umanamente parlando, avreste trovato anche voi ovvio non richiedere il preavviso.
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Anche io ho avuto un’esperienza “particolare” in questa società.
A partire dal colloquio…nel quale mi hanno raccontato una tonnellata di balle (cosa che ovviamente ho scoperto dopo).
Durante il colloquio uno dei soci mi ha detto che la società contava quasi 20 risorse (informazione riportata anche sul sito web), ma una volta assunto mi sono accorto che erano la metà, una decina.
Poi un sacco di fanfara su ciò che facevano e su ciò che avrei dovuto fare…per poi trovarmi una volta assunto a fare delle cose diverse da quanto mi avevano prospettato ed anche da quanto avevano specificato sul contratto; ovviamente non mi hanno messo a pulire i pavimenti…ma comunque mi hanno affidato compiti diversi, sui quali inoltre non avevo un’esperienza solida.
Questo cosa denota…mancanza di chiarezza nellì’investimento sulle persone; mi hanno preso perché qualcosa di me gli era piaciuto, ma poi non sapevano cosa farmi fare di preciso.
Poi l’apice è stato, circa due settimane dopo l’assunzione, quando mi hanno “ripreso” perché mi ero messo d’accordo con una collega per fare una riunioncina su un progetto in corso senza chiedere loro il permesso preventivo.
In pratica mi hanno detto che devono essere loro a decidere le priorità e che io non devo distogliere i colleghi dai loro progetti imponendo di lavorare su altre cose.
1- io non ho distolto nessuno dai suoi progetti, anzi è stata questa collega a farsi avanti per prima chiedendo se conveniva fare un incontro per buttare giù idee preliminari sul progetto in corso.
2- avevo terminato un lavoro precedente e quindi ero senza impegni, ho pensato quindi di impiegare il tempo in qualcosa che mi era stato affidato, sebbene senza una scadenza definita. Per carità a me sta bene anche essere pagato per non far niente…ma questa sarebbe (è stata) quella che io chiamo “deficienza gestionale” o “inefficienza di leadership”.
Poi tra i tre soci uno doveva essere il mio referente diretto…e lo è stato per la prima settimana, poi ad un tratto ha cominciato a sparire, venire solo due giorni alla settimana e poi non farsi vedere più…e per quei giorni in cui era in sede non faceva altro che starsene rintanato nel suo ufficio, con la porta ben chiusa. Onestamente non so cosa facesse tutto il tempo.
Onestamente non posso dire molto su queste tre persone, a parte la deficienza di leadeship che hanno dimostrato, se non che sono evanescenti…e che mi stupisco di come possano avere una ottima reputazione all’esterno. Forse l’hanno perché i prodotti della società non sono male, i software come APM hanno il loro perché…ma questo mi pare in buona misura merito della passione dei tecnici che li hanno sviluppati.
Per il resto, la società oltre a sviluppare software è distributrice di soluzioni di terzi…ma anche qui la faccenda mi sembra molto male organizzata…anche perché avremo una ventina di referenze, ma in definitiva quelle che si vendono sono si e no tre. Questo sarebbe un aspetto sul quale avrei potuto dare molto, ovvero come fare ad incrementare le vendite dei prodotti poco o per nulla venduti.
Nonostante la disorganizzazione la divisione “distrbuzione software” va abbastanza bene…se non altro perché la società è distributrice esclusiva, e i software sono effettivamente buoni…e quindi richiesti, per cui i clienti ci cascavano in buona parte letteralmente in tasca.
Beh questa è la mia esperienza, il morale è che siccome i soci mi hanno affidato compiti diversi da quelli prospettati…e sui quali avevo un’esperienza insufficiente, alla fine non sono stati soddisfatti dei lavori prodotti e non ho passato il periodo di prova….se solo mi avessero fatto fare le cose di cui sono capace…e di cui loro hanno bisogno…