ieri sera

Non c’è una ragione per non provare
Quello che sento
Dentro

Ieri sera ho rischiato la morte.
Giornata apocalittica. costretta a ignorare sms, email e squilli, gli mando un email a metà pomeriggio delirante in cui gli spiego il motivo.
e tu sarai lì che pensi dove sono, cosa faccio, perchè non ti rispondo,
se hai detto o fatto qualcosa di sbagliato.
scusami. potessi mi alzerei e manderei a fanculo il mondo dicendo che
ho di più importante da fare, ho da scriverti, da scrivere a te,
dannazione, che mi lascino in pace. ovviamente non posso.

Alla sera, volevo lavorare, volevo stare da sola e dormire, ma alla fine cedo e mi ritrovo a cena con un amico. Suona il campanello. Ed è lui. Qui. E’ venuto qui. Per consolarmi. Per farmi stare un po’ meglio dopo la giornata che ho avuto.
Come si fa con una persona del genere? Cosa si fa? Dire grazie non basta. Dire che gli voglio bene, che lo adoro, che è fantastico, niente, non basta, è così poco che è inutile.
Guardarlo negli occhi mentre respira affannosamente, dicendo dentro me stessa cose che probabilmente non dirò mai, e cercando di dare una forma ai miei pensieri in modo da condividerli anche solo in parte. Anche questo, non basta.

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