delle case /2

E niente, hanno ricevuto un’offerta più alta (e diciamo pure che non ci voleva molto). Quindi tocca andare a riprendersi l’assegno della proposta e ricominciare. a. cercare. Il dramma è questo.
Iniziare quello che sembra essere un giovedì di merda sapendo che ci aspettano altri mesi di ricerche, cosa di cui ci siamo ampiamente rotti le scatole dopo i primi tre, figuriamoci ora che ne sono passati, quanti, almeno sei?
E vuol dire anche riniziare a discutere su quale quadrante della periferia di Milano sia meglio, avendo desideri diametralmente opposti. A me piace stare dove sono, mi piace il paese in cui sono da tre anni, mi piace poter scegliere tra la macchina e il treno e non dover dipendere da una punto vecchia di dieci anni con 230.000km perché mi sono già trovata con la macchina che non partiva ed è strano che, semplicemente, non accada più spesso. Non mi piace metterci così tanto ad arrivare nel mio nuovo ufficio (che è in una via davvero scomoda), però mi piace la sera dormire tranquilla. Arrivare a casa a mezzanotte e farmi la strada a piedi senza problemi. E questo lo posso fare perché conosco il paese in cui vivo e non c’entra un cavolo la distanza da Milano o meno. Tre paesi dopo il mio c’è Magenta e lì io non ci abiterei mai, perché è una zona bruttissima da quello che vedo io. Quindi andare in un paese sconosciuto è un terno al lotto che no, grazie, preferisco non correre. Non mi piace nemmeno spostarmi in base a dove ho l’ufficio, perché è una forzatura che non va bene. Perché se sei mesi dopo vuoi cambiare lavoro, ce l’hai nel culo, e ti maledici per aver scelto una casa che era comoda per l’ufficio prima. Io a casa mia ci voglio vivere, non la voglio usare come dormitorio tra una giornata di lavoro e l’altra, quindi non me ne sbatte assolutamente un cazzo di quanta strada devo fare per andare in ufficio, rispetto a quanto me ne sbatte di come ci sto quando torno la sera.
Lui, ovviamente, tutto il contrario. E lui, ovviamente, non lavora in centro a Milano, dove bene o male qualunque zona va beh, la raggiungi in quei venti minuti, no, lavora tutto a est, tutto fuori. Stupida mediaset.

9 commenti

  • Silvia ha detto:

    Uff frustrante! Mi dispiace che la cosa non sia andata in porto
    e sottoscrivo tutto quello che dici: tanto meno tempo si ha per stare a casa, tornando tardi dal lavoro, tanto più la casa deve essere un posto che sia fatto su misura. Giusto per avere un attimo di vita normale prima di crollare sul divano

  • Marta ha detto:

    Mi sembra giusto che tu voglia vivere in un posto dove ti senti bene e non in una casa-dormitorio, non sapendo ovviamente con certezza in quale zona lavorerai in futuro. Sto per trasferirmi tutto-ad-Est di Milano con la consapevolezza di poter trovare lavoro dalla parte opposta e con la certezza di aver scelto un posto tranquillissimo, rilassante e con la stazione a pochi passi da casa

  • Martina ha detto:

    Dalla parte est di Milano, io vivo a Gorgonzola da anni e credo sia un posto tranquillo, dove puoi girare serenamente a mezzanotte quando torni la sera
    In più hai la metropolitana con cui puoi andare più o meno ovunque a Milano. L’unico problema è che qui le case costano uno sproposito..

  • Marta ha detto:

    Confermo il fatto che si possa girare tranquilli a mezzanotte e anche più tardi direi

  • anija ha detto:

    Ottimo. Ora confermatemi che dei vostri amici vendono un trilocale luminoso con doppia esposizione sottocosto, grazie.

    (scherzo eh. se è un quadrilocale va bene lo stesso, mi adatto…)

  • Marta ha detto:

    Purtroppo il nostro trilocale era l’ultimo appartamento libero della palazzina
    Pozzuolo Martesana, Melzo, Gorgonzola, Gessate e dintorni hanno prezzi più modici rispetto a Cernusco sul Naviglio, che per noi era inarrivabile ma è davvero carina come cittadina, con l’Ikea a due passi…

  • Martina ha detto:

    Sai che forse si?
    Però non a Gorgonzola ma a Pessano con Bornago (che è a cinque minuti di macchina ma richiede di avere, appunto, una macchina per prendere la metropolitana).
    Direi che alla casa a cui sto pensando – di due amici – manca solo la doppia esposizione. Per il resto, è un trilocale ed è molto luminosa (nonchè relativamente nuova). Non so però a quanto stiano cercando di venderla.

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