della pericolosità del passato

Lei arriva e dice « [censura] mi sono dimenticata del compleanno del mio blog » e quindi anche del mio visto che usavo il nostro casuale gemellaggio come personal reminder. E allora apro gli anni dell’archivio e clicco tutti e sei i febbraio che trovo. Navigo e cerco il 10 febbraio di ogni anno, dopo quel primo "… funziona?". E finisco su febbrai che andrebbero cancellati, così come li ho cancellati dalla memoria. Non tutto, certo, ma sicuramente molti dettagli; come il fatto che quel giorno, quella sera in cui mi sono ritrovata sul balcone di una casa estranea a piangere al telefono con tia – sapendo che sarà successo un paio di volte da quando ci conosciamo, beh, quella sera io ero su internet per cercare ricette per san valentino, prima di assecondare il tarlo nella testa e aprire la sua casella email. Come oggi, che mi sono anche stampata la lista della spesa e appuntata link a ricette un po’ dappertutto. Ma oggi non è due anni fa. Oggi è più simile a un anno fa, ma con bruciature che fanno meno male. Esco sulle scale a fumare la mia sigaretta triste mentre il turbine di ricordi si fa pressante, con tutte le frasi che avrei voluto non sentire, non leggere, non dire, passa e se ne va, lasciando tutto un po’ sconquassato; ma io sono rifugiata in cantina.

2 commenti

  • Di ha detto:

    Sono passata da lei, ammesso che sia la stessa che penso io, e passo anche da te. Buon blog-compleanno!

  • efraim ha detto:

    Auguri anche se in ritardo. Proprio oggi mi sono accorto, grazie al post a caso, di averne festeggiato uno. Ma leggendo questo tuo post è un’altra la riflessione che mi fai nascere: che bello dev’essere avere un blog vero e proprio, nel senso più generale del diario che è lo stesso. Un posto che ti testimonia con la tua voce del passato com’eri a prescindere da come te lo ricordi o eviti oggi. Bello e utile, dev’essere. E’ un peccato contro di me non interessarmi abbastanza da raccontar me. Non che mi spiaccia fare e scrivere quello che faccio, ma sarebbe utile potermi confrontare con quello che avevo da dire su di me in certi momenti, invece che vabbe’ non divaghiamo…

    Comunque è per questo che voglio festeggiare il tuo blog, è per questo che ti seguo: parli praticamente sempre di te e dei fatti tuoi che non mi riguardano neanche un po’ e di cui, finché non si diventa amici per davvero o non si condivide qualcosa, non me ne fregherebbe nulla; ma lo fai spesso in un modo che mi dà da riflettere, oltre che in modo gradevole da leggere…

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