della ricetta per la felicità

Continuo ad essere convinta e sicura del fatto che non esista nessuna anima gemella. Che chiunque che sia, alla larga, sulla stessa lunghezza d’onda, può, se c’è attrazione fisica e impegno a far funzionare le cose, costruire una relazione solida e duratura. Però è brutto quando sbatti i denti contro un muro e ti ricordi che il discorso fila solo se a farlo si è davvero in due.

8 commenti

  • Alisha ha detto:

    Per esperienza posso dirti che io l’anima gemella l’ho trovata solo dopo averla persa. Storia lunga e complicata da raccontare così. E credevo non esistesse, proprio come te… eppure…

  • milo ha detto:

    l’anima gemella non esiste di certo, esistono solo persone che, come dici tu, hanno in una certa misura alcune delle caratteristiche che cerchiamo; e che ne hanno altre che invece non c’entrano per niente e possono anche darci molto fastidio. Come credo di aver già scritto da qualche parte, è solo questione di vedere se le cose che ci piacciono pesano più delle altre: e può benissimo darsi che pesino di più, magari anche molto di più. Tutto questo, comunque (e arrivo finalmente al punto), può servire a schiodarci dalla pigrizia della solitudine e insomma, farci innamorare, farci cominciare l’ennesima storia: ma non è affatto garanzia che la relazione, poi, funzionerà e sarà solida e duratura. Mi spiace

  • efraim ha detto:

    Sono d’accordo. Ma scrivo per dire che è anche il bello. Se l’amore non fosse raro, difficile e impegnativo, forse lo troveremmo banale, scontato, insulso (siamo bestie più intelligenti, ma più stolte delle altre)…

  • milo ha detto:

    efraim, in teoria ti do ragione, ma che rabbia e che sfinimento quando l’amore si rivela evidentemente troppo raro, difficile e impegnativo, al punto che risulta quasi impossibile tenerselo accanto. Ogni tanto vorrei essere una bestia meno intelligente e sapermi accontentare di qualcosa di più semplice. O forse basterebbe, come dice anija, che a sbrigare queste faccende di manutenzione (ordinaria e straordinaria) si fosse davvero in due. Bah.

  • efraim ha detto:

    non è che basterebbe: ce n’è bisogno. La ricetta della felicità, in amore, è – come dissi meglio altrove – trovare qualcuno che ama come te. Chi si dà del tutto ha bisogno di resistere alla tentazione di stare con chi si dà in parte o proprio non si dà, per quanto possa sembrar attraente. E viceversa. E di converso. Pena la mutua infelicità…

    Difficilissimo trovare qualcosa del genere, ma tanto possibile quanto essenziale: il resto sono solo spiccioli di quello che conta…

  • milo ha detto:

    ne ho le tasche piene di questi spiccioli…

  • efraim ha detto:

    se ne hai le tasche piene, vuol dire che ne hai molti da investire in ciò che conta, no?

  • Stefano ha detto:

    Difatti. La chiave di tutto il ragionamento sta nell’essere in due ad avere una visione simile del rapporto di coppia e, per estensione, della vita.

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