dei sabati senza sci

Oggi è stata la giornata del non sci. Perché ieri nevicava, e abbiamo sciato. Poi ha nevicato tutta notte, tutta la mattina, e abbiamo valutato che era meglio non ammazzarci in qualche cumulo di neve fresca, oggi. Quindi ho acquisito un paio di abilità da inserire nel curriculum: spalare neve, è la prima. Si spala verso lo spazio vuoto accanto alla macchina che si presuppone essere la tua; questo lo sai perché hai, con un guanto, spazzato via sessanta centimetri di neve e il colore della carrozzeria sotto combacia; spera non ci sia nessun’altra macchina dello stesso colore nel parcheggio. La seconda skill, la più importante, è il saper montare delle catene. I libretti di istruzione mentono. Nessuno può tirare così una catena; facendoti un giro nel parcheggio e guardando le altre macchine capisci come, nella dimensione reale, puoi mettere davvero quegli aggeggi infernali. Ce l’abbiamo fatta; non vedo l’ora di arrivare alla real magione e annunciare a mio padre che sì, quelle robe nere sono i suoi guanti da sci, e sì, quello che li ha trasformati così dal grigio azzurro con stemma delle olimpiadi di Torino (di cui ha una specie di altare in cantina) che erano è grasso per auto. Evviva evviva. Ma domani farà bello, lo dicono tutti

(c’è un allegato ma il cellulare+gprs non vuole funzionare…)

(ed infine – eccolo)

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