delle cene e dei dubbi amletici

Sono stati giorni intensi e difficili. Il mio cuore regge poco, la testa ha già dato forfait da un pezzo, quindi stasera per almeno mezz’ora ho provato vestiti. E ho ristretto il campo a due (sarà perché una delle scelte l’ho tirata leggermente troppo e s’è, come dire, scucita completamente?!). Cena dell’ufficio, venerdì. Ambiente casual, età media colleghi alta. Rispetto alla mia, s’intende Quindi:

meglio « sgarzolina, modello manga jappo » come dicono, o come dico io « ok, sono la più piccola qui e me ne vanto »


o un attimino più seriosa, « sgarzolina-chic », o come dico io « vestita in modo da mettere finalmente quelle adorabili scarpe » – ma con una maglia più corta (*vedi sotto) che al momento non ho sotto mano?

Chi commenterà malvagiamente lo sfondo (la fodera del divano è in tintoria), i miei polpacci (la ginnastica artistica rovina le persone), le ginocchia (non ho scusanti), le espressioni cretine o quelle mosse (anche qui, non ho scusanti – con l’autoscatto mi sembro sempre una cretina), la gonna non stirata (si sa che batto la fiacca in quanto a stirare) o qualsivoglia altra cosa verrà bannato non dal mio blog, non da iobloggo; dal mondo -_-‘

La versione 2.0beta del secondo (è la foto che ingrassa >_<), ed un valido motivo per sceglierlo:

(ehi, ora che lo noto, ho un sacco di maglie che non coprono le spalle :|)

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