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Credo sia stato un mese fa, un mese e mezzo. A letto, a casa *sua*, io nel mio letto un po’ più basso, attaccato al *suo*. Stiamo parlando, forse ho il braccio dalla sua parte. *Lui* parla, e io penso ad altro, per un momento. Sto immaginando lo stesso letto, la stessa notte, quel momento, con un altro uomo; con uno in particolare. Lo visualizzo bene, è come se fosse lì; anche il calore della mano, che tengo nelle mie, cambia. Lavorare d’immaginazione non è mai stato difficile, per me. Però la *sua* voce, le sue parole, si intrufolano nell’immagine che ho appena costruito; iniziano a creparla; la differenza tra la persona che sto immaginando e le cose dette e la sensazione di familiarità che provo è troppo grande, per non frantumarsi in un’implosione di incoerenza. E penso che no, non potrei davvero stare con nessun’altro, in quel modo. Che non potrei stare ad ascoltare nessun altro, con la stessa attenzione che ho per *lui*. Che non sarebbe così, con un altro.
Il problema più grande dei miei rapporti precedente è sempre stato lo scalino che separa la familiarità e la complicità dall’amicizia. Tentavo sempre di avvicinarmi al limite più alto di familiarità, di naturalezza, e sconfinavo sempre nell’amicizia. E tutto diventava irrecuperabile. E’ un interruttore che scatta e non torna più indietro; semplicemente, si smette di sentire quel particolare calore che c’era prima perchè prende il suo posto l’amicizia. Con *lui*, questo problema non c’è. L’interruttore non accenna a scattare e io non me ne preoccupo nemmeno. Con lui ci sono altre cose, che non ci sono mai state per nessun altro uomo; rispetto, soggezione, attenzione; è brutto, da dire, oh è bruttissimo, ma tant’è: quando sono con lui, mi sento con un mio pari. Ed è principalmente lui, che mi fa sentire così; amandomi senza idolatrarmi, senza mettermi su nessun piedistallo, tenendo sempre ben in evidenza tutti i miei difetti umani. E per quanto io detesti quando qualcuno fa notare una mia debolezza, è proprio questo che mi fa vivere bene con lui.

9 commenti

  • Lucretia ha detto:

    credo che sia proprio questo il segreto, sai… quando ci si sbilancia, quando uno dei due assume – anche involontariamente, è ovvio – un ruolo troppo predominante rispetto all’altro, l’equilibrio si rompe. non c’è più il giusto scambio di energie e prima o poi la situazione precipita, si diventa parassiti, e in quanto tali, nocivi.

  • philweblog ha detto:

    *Lui* legge questa cosa qui??

  • anija ha detto:

    · Lucretia
    Verissimo; solo che per come sono fatta io, lo sbilanciamento è quasi inevitabile, di solito.

    · Phil
    Mh, non dovrebbe, ma se passa e legge la cosa non mi tocca

  • philweblog ha detto:

    Ebbene: io sono *lui*; la fotarella, se guardata con occhialini 3D style verde/rossi, e se coadiuvata da un mix opportuno di birra, lsd e stock 84 alla ciliegia, restituisce l’immagine di chi sai. Traditrice onirica!!

  • anija ha detto:

    Boh, credo che immaginare, pensare, ad altre persone, sia umano. Senza dubbio, è normale per me, e lui si deve prendere tutto il pacchetto.

  • philweblog ha detto:

    Basta che il pacchetto iniziale non sia un pacco finale (ma sinceramente non penso; trasuda dal tuo parlare una saggezza "di relazione" che sa di vissuto, e dunque…)

  • SheeJay ha detto:

    Lo ammetto: sono qui perchè hai lasciato un adorabile commento sul mio blog, e vorrei riuscire a suscitare più spesso queste emozioni. Ad ogni modo, sul serio, questo tuo post mi è piaciuto. Perchè ha un sapore assolutamente schietto, ed è una di quelle schiettezze che amo, e che vorrei possedere anch’io. Devo passare a leggerti più spesso.

  • alessandro ha detto:

    ciao, non c’entra niente col post ma ricordo che ti piaceva Bjork ed ho trovato questa foto:

    Matthew Barney – Drawing Restraint 9 / The Cremaster Cycle

    Forse conoscevi già i lavori di questo artista, in ogni caso spero ti possa interessare.

    ale

  • arbea ha detto:

    Che bello..sei davvero fortunata ad avere una relazione così..e a viverla..

    Ultimamente vivo le stesse sensazioni che tu hai descritto chiaramente..ma il tutto non viene vissuto pienamente perchè lontani..

    Un bacio  …sei "amorosa" quando scrivi..

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