blog protetti e web

E così guardando gli accessi al mio sito, trovo un cognome che mi è familiare.
E così ci clicco e vedo che ha messo su un mio calendario e scopro che è davvero familiare, perchè è una specie di amico/conoscente, con cui usciamo, alle volte.
E così penso. Ha visitato il mio sito per prendere il calendario. Chissà se si è chiesto chi era anija, chissà se sa che anija ero io. Chissà se ha cliccato sul tasto blog. Chissà se un conoscente qualsiasi ha letto tutti i cazzi miei (fino a poco tempo fa, il blog non era protetto) e se la prossima volta che lo vedo devo aspettarmi qualche "non sapevo che…", "ah ho letto che…" o cose del genere.
Tempo fa un ragazzo con cui avevo passato una notte e che mi aveva trattata con freddezza incredibile, dopo aver letto il mio blog, era tornato a chiedermi di uscire, scusandosi, perchè non pensava che fossi così, a vedermi nei locali. E dentro di me, invece che provare orgoglio per avergli fatto cambiare idea, ho provato una gran rabbia pensando che ero stata giudicata senza essere conosciuta non una sola volta, ma due. Come ci si può illudere di conoscere una persona leggendone il blog? O salutandola quando la si incrocia in un locale?
Boh.
Non ha senso questo post, o forse l’unica senso che ha è che sono felice di averlo protetto. E fanculo ai conoscenti, non mi conoscerete mai, nè leggerete di me, se ho deciso che non dovete conoscermi.

6 commenti

  • elfetta ha detto:

    questo post mi fa sentire fortunata

  • Debbi ha detto:

    Sai cosa? Non si conosce mai a fondo una persona anche se ci si convive per anni,forse neanche noi stessi riusciamo a conoscerci. Tutti abbiamo sempre la pretesa di "dover" giudicare dalle apparenze,eppure non è così e lo sappiamo bene,ma cadiamo sempre negli stessi sbagli. E poi,diciamolo,in un blog anche se protetto non ci si scrive sempre tutto,o no?

  • Silvietta ha detto:

    sì, sì hai proprio ragione! sono totalmente d’accordo con te. quando ho scoperto che un mio amico, invece che chiedermi cosa ne pensavo, aveva ricercato le mie opinioni sulla faccenda sul blog non ci ho più visto. forse molti ritengono un blog una "scorciatoia" per conoscere meglio una persona. ma, come giustamente ha scritto Debbi, non si scrive tutto quello che si pensa sul blog, neppure se è privato.

  • Lex ha detto:

    Concordo con quanto hanno detto Debbi e Silvietta, e aggiungo che nonostante lo sappiano, non darei mai l’indirizzo del mio blog a persone che nel reale reputo "amici" ma non con la A maiuscola, proprio per evitare che sappiano di me ma non da me direttamente, solo leggendo i miei pensieri. Un blog non  è una scorciatoia, appunto.

    Paradossalmente prima, tenendo un blog non protetto, facevo di peggio, facendo leggere a chiunque i miei pensieri, ma ho rimediato all’errore , e non lo riaprirei per niente al mondo. Per quanto io non scriva proprio a ruota libera, non approfondendo magari certi argomenti, preferisco sapere chi mi legge

    Devo anche dire che preferisco i blog protetti, sono più personali molto meno pieni di fronzoli…

    Ok basta, ho scritto troppo

  • sakai ha detto:

    è successo anche a me che qualcuno leggesse il blog per poi venirmi a dire cose del tipo "non sapevo che", "ho letto che". Identica storia. A parte l’imbarazzo che ho provato, non so perchè, penso sempre di proteggermi scrivendo senza espormi troppo. Ma è quasi impossibile.

  • Terra di Mezzo® ha detto:

    Innanzitutto grazie per avermi aperto la porta
    Io sono pro blog anonimi. Ma sono anche pro scrivoquellochemipareenonvidicochisono
    perchènonimportaamefiguriamociavoi.

    Con questa formula magica mi concedo di scrivere tutto senza remore e senza dover necessariamente rileggere per trovare un senso. Almeno nel blog non ho voglia di trovarlo. So di potermi perdere e ritrovare. So di poter dire e non dire. So di poter fare e diventare. Come si dice, ognuno è padrone a casa propria e gli impiccioni o i criticoni restano sullo zerbino con le scarpe sporche di….

    TdM®

    P.S. Grazie ancora per l’ospitalità.

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