la una di notte.

Muoio di sonno, ascolto l’ultimo cd dei prozac+, gioia nera, in preparazione al 7 dicembre quando verrano di nuovo in quel bellissimo posto chiamato babylonia.
Ho bevuto un martini, bevuto una birra, mangiato un piatto di patatine. e sono qui adesso.
davanti a questo stupido pc.
E vorrei andare a dormire perchè sono a pezzi, sono state due settimane estenuanti, sono stufa di lavorare, di non dormire, di non curare la casa, di allontanare persone che tentano di avvicinarsi. Sono stufa della compassione, probabilmente falsa, che mostra la maggior parte di queste persone. A momenti diffido anche di chi mi è più vicino. Oggi per un attimo ho temuto che una persona che "conosco" da quasi due anni, fosse falsa, per una serie di coincidenze. Ricreduta subito dopo, ma ci ho pensato.
Domani mattina mi piacerebbe arrivare in ufficio e avere la faccia che ho dentro. E guardare i colleghi fissi negli occhi e non sorridere quando dico "ciao" con voce amabile, ma seriamente salutarli come se fossero semplicemente parte del mondodiscarica di cui sono effettivamente semplicemente parte.

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