.non ne posso più.
.davvero.

questa cosa sta diventando soffocante. Discutere ogni cazzo di volta… non è possibile.
non mi rende felice il fatto che lui esca per i cazzi suoi. Questo è un fatto. Ci sono centomila motivi, ma non importano, l’importante è che ci sono, ed è un fatto. Non voglio discutere su questa cosa. Non voglio che cerchi di convincermi ad essere felice e blablabla. Non si discute sui fatti! Non si discute sul fatto che l’acuqa calda è calda.
ma sopporto.
Eccome se sopporto. Tanto, lui lo fa, che io ne sia felice o meno (e non ci pensa neanche su due volte). E allora cosa devo fare io? Fargli le paranoie tutti i cazzo di venerdì sera? Certo che no. Lo accetto. Lo metto nell’angolino delle cose da accettare, assieme allo svegliarsi alle 8 del mattino e al lavare i piatti e a tante altre cose. Le detesto, ma le sopporto. Eccheccazzo, la parola scarificio sarà pure stata inventata per qualcosa.

ma lui.

AH! lui! Sopportare? cosa vuol dire? C’è qualcosa che non gli va di fare? Una festa a cui non vuole andare? Bene! Ognuno per la sua strada e ci sentiamo il giorno dopo.
“Ma felici, in serenità eh!” dice lui bellobello

Ma serenità cosa????? COSA? Come faccio ad essere serena? Io non deciderò mai di mia spontanea volontà di andare a una festa per i cazzi miei … perchè sopra a qualunque festa, a qualunque amico, a qualunque cosa, metto lui! Il tempo, se posso, lo passo con lui! Il giorno del mio compleanno XXXXX XXX lo voglio passare con lui! E allora che faccio? Ma ovvio no! rinuncio alla festa!

Sopporto.
E rinuncio.

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