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home sweet home

Sono quasi due mesi che sono nella nuova casa. E’  tempo di tirare le somme.
Mi manca il lampadario per la camera. *lui* odiava la mia vecchia lampada, comprata anni e anni prima, ovviamente all’ikea, 7 euro per una palla di carta, e così l’abbiamo lasciato nella vecchia casa. Anche perché ci aveva sbattuto contro così tante volte che era un po’ tutto strappato. E adesso *lui* ha deciso che la mia camera non sembra più la mia camera, senza quella lampada. Quindi, ikea arriviamo! a comprare una lampada uguale. Se la producono ancora.
Ho la schiena frantumata dall’aver girato i mobili almeno un centinaio di volte, sopratutto la camera. Quando non so cosa fare, è il mio hobby. Ora ho una disposizione quasi definitiva. Dobbiamo mettere solo quelle due mensole in camera, la mensola in cucina, togliere il tavolino temporaneo dalla cucina e bruciarlo perché è troppo brutto, comprare un divanetto da due soldi e un televisore da due soldi (cosa non si fa per amore), spostare l’acquario in un ambiente consono, installare i due specchi a muro, compreso quello sopra il comò, di fronte al letto (:D). Poi devo finire di fare il cavo per la prolunga per la scrivania (ho trovato la prima ciabatta al mondo con viti non svitabili così non posso metterle direttamente un cavo lungo… che vili marrani coloro che l’han progettata), montare la plafoniera nel disimpegno, gli appendiabiti da avvitare al muro, cercare una mensola per la cucina e comprare sempre all’ikea un gemello del mio benno visto che i miei dvd aumentano, aumentano e non so più dove metterli. E devo prendere le misure di tutte le finestre e per 3/4 mesi pensare bene a che tende mettere, dove metterle, come metterle (potrei fare un post su me e il mio rapporto con le tende). Quando avrò finito (tra seimila anni?) arriveranno le foto. Però non sono nemmeno due mesi e io ho già una casa quasi definitiva con solo un paio di scatoloni ancora da svuotare (di cui uno di vestiti). La cosa ha dell’incredibile.

seghetto alternativo e gatti vampiro

Questo weekend siamo andati a prelevare la mia nuova, personalissima macchinina, gentil concessione di quel prete che per tanti anni ho maledetto; a dimostrazione che le cose ritrovano sempre il loro equilibrio, basta aver pazienza. Certo, passare a miglior vita e lasciare in eredità una macchina che viene poi regalata a me non basta dal mio punto di vista a ripagare tutti gli effetti che la sua presenza in certi momenti della mia vita ha causato, ma forse io non sono obiettiva. Già che eravamo lì abbiamo preso da mia cugina le chiavi della sua futura ex casa in cui passeremo un tranquillo – e si spera decisamente rigenerante per un po’ tutto – fine settimana al mare con tappa all’acquario di Genova; se no, che compleanno sarebbe? E sarà poi il terzo compleanno che passiamo così, tra focacce e pesci colorati, e questo sta ad indicare che io e *lui*, tra alti, bassi, nulla e troppi, siamo sulla stessa strada da più di tre anni.
Intanto, abbiamo anche iniziato (abbiamo è un parolone: "lui fa, e io guardo" rende forse di più l’idea) a tagliare il piano della cucina, muniti di trapano con punte per il legno (io credevo fossero tutte uguali) e seghetto alternativo, che sono certa popolerà i miei peggiori incubi, con immagini di lame che si spezzano e si conficcano in occhi, tempie e mani, trucidandoci sul balcone di casa, rimanendo agonizzanti in pozze di sangue da cui berranno i miei gatti trasformandosi i vampiri. Urge trovare lo scatolone in cui ho messo il sonnifero.

pasquetta inscatolata

La casa è traslocata, il maledetto negozio di mobili in cui ho preso la mia cucina non mi ha fatto arrivare i nuovi pezzi in tempo quindi niente cucina per ora (manca giusto giusto il top, poco indispensabile :|) gli scatoloni sono ovunque, la nuova ikea è bellissima, le mie spalle sono passate in un tritacarne e non me ne sono accorta.

Buona pasqua a tutti. E non mangiate agnelli, che son così belli e pacioccosi da piccoli!