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Stacco, scappo in stazione, faccio l’abbonamento e vado da *lui*, dove spero di farmi una doccia, ma solo dopo aver comprato ciò che ho dimenticato di portare. Ci fosse mai una volta in cui non dimentico qualcosa.
Sono al quinto caffè e stasera mi serviranno altro che un paio di redbull per farmi reggere anche solo fino alle ventitrè. Non che sia stata una giornata pesante, anzi, il contrario. Mezz’ora di riunione generale dopo pranzo però mi ha assestato il colpo di sonno. Sarebbe carino dormire comunque più di quattro ore e mezza, alle volte. Ancora non capisco come faccio a reggermi in piedi.
Sono infastidita dalle persone come al solito, più del solito, insomma, che schifo. Il rispetto per gli altri latita ovunque, lo vedo qui, lo vedo per strada, lo vedo in metropolitana, lo vedo in ufficio. Perfino nelle situazioni in cui il rispetto è d’obbligo, non se ne vede l’ombra. Chissà se esiste davvero?
Il mio oroscopo dice di essere guardinga in ufficio, lo dice ormai da quando lavoro qui. E’ un segno? Io non proferisco parola, l’ultima volta che mi sono sbilanciata credendo di poterlo fare mi è stato dimostrato il contrario, vedo facce ostili e dove non le vedo mi chiedo se con qualche comportamento ho comunque urtato qualcuno. Dopotutto, gli ultimi arrivati urtano sempre, ogni volta che parlano, perché fondamentalmente sono quelli che ne hanno meno diritto. A me comunque basta portare a casa la mia busta paga, lavorare le mie otto ore e andarmene a casa e starmene chiusa lì, senza contatti con nessuno, o *quasi*, che si sta meglio così. E halloween comunque fa schifo però almeno stasera essendo fuori casa non dovrò cacciare nessuno a male parole se mi suonano il campanello mentre cerco d’addormentarmi.