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delle giornate di sole

Che dopo la tempesta arriva il sereno, mi pare si dica. E dopo una settimana da dimenticare, il weekend passa sdraiato al sole da 21° ma con le finestre chiuse e le veneziane che creano quelle ombre, sul televisore. E poi si ricomincia, e il lunedì comincia con calma, partendo da casa troppo tardi per la colazione a due protratta più del dovuto ma arrivando in ufficio in orario, leggendo, scrivendo, creando, guidando fino alla casa sui monti dove lui mi aspetta sulla porta. Chiacchiere a cena con i suoi e tutto sembra così leggero. A casa da miei, lui con mio padre ed io con mia madre al piano di sopra, e ridere è così naturale. Il viaggio di ritorno nel silenzio dell’autostrada deserta e del vento e del cielo limpido notturno e la voglia di divertirsi ancora uscendo al casello dopo per seguire quello che abbiamo davanti che passa da 90 a 140 usando gli abbaglianti con una nonchalanche che nemmeno fossero mentine un giorno che hai molto maldigola. E a casa ci ritroviamo a cercare una cosa su wikipedia e finisce che passiamo la nottata a cercare Sanremo, ad ascoltare Un’emozione da poco di Anna Oxa e poi Music di Meneguzzi e poi io che gli dico che ovvio che il premio critica si chiama Mia Martini, prima che morisse li ha vinti tutti lei. E poi si va a dormire e mi giro e lo guardo e mi ricordo quante notti abbiamo passato, svegli fino a quell’ora, a parlare. E penso a quante ne passeremo, e quanto poco contino alla fine i fiori che mi ha preso per scusarsi in confronto a tutto questo.

delle tipologie differenti

Ci sono uomini che si accorgono che stanno perdendo la loro compagna e fanno di tutto per riconquistarla.
Ci sono uomini che non se ne accorgono ma quando gli viene reso evidente (come, ad esempio, dicendoglielo) sperano non sia troppo tardi e fanno di tutto per riconquistarla.
Ci sono uomini che non se ne accorgono e quando gli viene detto rispondono con un « stai esagerando ».

Ecco, io questi qua li pianterei di punto in bianco solo per dimostrargli quanto hanno torto.

delle pigre domeniche

Sto a casa ad aspettarlo, sveglia dalle 9 di questa mattina per fare colazione con lui. Ho già pulito e lavato la cucina, che ora è lustra dal lampadario, passando per i vetri, fino al televisore. Ammiro i miei gatti che quando sono raffreddati non è che starnutiscono in giro, no, lo fanno sempre davanti a un vetro: uno specchio, un’anta, una finestra, la tv. Sono già riuscita a slogarmi una spalla e a ustionarmi il collo con la caffettiera e la sigaretta che ci si è spenta contro mentre mi cadevano in testa tre barattoli, pieni. Questa era la pausa tumblr prima di continuare a fare la donna di casa, ché una volta finito ho uno dei nuovi film da guardare mentre bevo latte e stiro, anche se paradossalmente le cose da stirare sono veramente pochissime. E niente, a me piacerebbe passare un weekend assieme in uno di questi mesi, ma devo dire che le domeniche così, con le veneziane alzate, il sole tiepido, la partita di calcio nel campo qua fuori, lui che mi chiama per avere un po’ di compagnia, le domeniche così sono qualcosa che non si può spiegare.