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delle mere soddisfazioni del lunedì

Chi di gossip ferisce di gossip perisce. Ma anche: il karma non perdona.
La prossima volta, il prossimo blog, qualcuno ci penserà due volte prima di sparlare d’una sconosciuta, forse.

E’ bello vendicarsi senza muovere un dito o impegnare un secondo. Basta solo aspettare.

delle solite cazzate su internet

C’è gente che pensa che riferirmi, tra le altre cose, che ci sono gruppi di persone che fanno cene "per sparlare di me" sortisca qualche effetto sul mio morale. Come se non fosse una cosa risaputa. Gente che sostiene che questi siano miei amichetti, come se ne avessi qua, su iobloggo, a parte due persone molto care. Come se su gtalk, o msn, avessi qualche contatto dei blog. Sparlando di cose inventate, tra l’altro, perché altrimenti è solo un riportare quel che scrivo, e allora, dove sta il pettegolezzo?! A parte che considero l’idea che organizzino cene apposta un tantino… eccessiva, comunque, davvero esistono persone che non hanno nessuno che sparla loro dietro? Davvero l’invidia non ha mai mosso nessuno? Davvero dovrebbe anche solo lontanamente fregarmene qualcosa? Tanto stanno qui, e, per come si mettono le cose su iobloggo, il prossimo paio di stivali li comprerò con i soldi guadagnati grazie a loro, quindi, grazie. Continuate pure a parlare.
E per la cronaca, 80kcal a pasto, come ho già detto altrove, non basterebbero a un bambino. Cari i miei cuor di leone ignoranti.

di relazioni amorose

IlCespuglio (vedi diari dell’adolescenza e post sparsi qua e là) dopo la recente notizia del suo atteso matrimonio mi ha mandato un sms, seguito da una telefonata in cui mi offriva gossip & caffè & giro su una decappottabile. I gossip sono sulla durata dell’unione, meno di un anno solare; potrei non andare? Tanto più che jd mi deve, democraticamente, un uscita con un ex (magari non recente) visto che mentre ero a Londra ad affaticarmi in vacanza lui beveva birre con la sua prima fidanzatina. Nello stesso tempo, circolano voci insistenti sulla gravidanza della sua altra ex (quella vera, l’ultima, la storia importante). Che dire? Sarò sollevata e mi sentirò tranquilla quando saprò che il bambino è stato riconosciuto dal padre naturale viste le esperienze passate (mie, non sue). (ndr: ovviamente non ho idea di chi sia il padre né la cosa mi interessa… basta sia un altro, stavolta, ecco, grazie!).

Tutto da leggere con la dovuta ironia, che è l’ingrediente fondamentale per evitare che tutti i tiri mancini della vita si trasformino in cose che logorano e logorano fino alla fine. Impossibile evitare il logorio, ma riderci su fa bene.