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enel e la sua “cauzione”

Enel, alla prima bolletta di un nuovo contratto, addebita una specie di cauzione (la chiamano così) di 10 o 15 euro. Qualcuno se l’è mai vista ridare indietro alla chiusura del contratto?
Ma questa volta la esigo. Chiamo. Venti minuti di attesa e poi, appena spiego il mio problema, la gentil signorina che sarà morta fulminata all’istante dalle mie imprecazioni mi attacca il telefono dopo il canonico « attenda un attimo ». Ora sono a 15 minuti di attesa, secondo tentativo. E la prima cosa che chiederò sarà il codice operatore del figuro con cui sto parlando.

home sweet home

E questa sera alle 19:00 appena passate entrerò in possesso del mio mazzo di chiavi nuovo. Per la mia nuova casetta. Nonostante Tecnocasa, Enel, Enel Energia (ma non era gas?!), Telecom e Fastweb insieme stiano cercando di farmela odiare, io non desisto! E continua a piacermi di più ogni volta che ci vado. Mercoledì e giovedì in ferie per assistere lo zio (o il cugino … dalla padella alla brace) nell’imbianchinaggio. Puro, assoluto, bianco ovunque. Lavabile, questa volta
A chi dice che Telecom fa penare rispondo che ieri sera in 15 minuti mi è stato dato il nuovo numero. Devo solo attaccare un telefono alla presa, chiamare un codice, e ho la linea attiva. Fastweb, d’altro canto, solo per sapere l’indirizzo cui inviare la raccomandata di disdetta con lamentele allegate, mi ha tenuta in attesa 5 minuti poi ha riattaccato prima di passarmi un operatore, altri 6 minuti, altro riattacco, poi addirittura 18 interrotti volontariamente causa nausea improvvisa causata dalla claustrofobica musica d’attesa che si ritrovano. Al quarto tentativo, ormai alle 22:15, sono stata avvisata che il servizio (24 ore su 24!) era attivo solo fino alle 22, ed ho compreso perché m’avessero buttato giù tutte le chiamate dalle 21:30 in poi. Gentilissimi stronzi. Per un attimo ero stata tentata di mantenere Fastweb … l’idea di dover disinstallare emule Adunanza è davvero, davvero una tragedia. Però so già che il mio stomaco e il mio fegato ringrazieranno.
Evito i duecento altri aneddoti su questi fantomatici call center: averne ne ho, è che fanno tristezza, più che divertire.
E poi, se tutto va bene, il 28 trasloco