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Fonduta

Questo weekend da Biella ho portato una toma, piccolina, veramente impossibile da non finire appena aperta; è toma fatta con tutto il latte – anche la parte grassa – quindi anche se non freschissima rimane molto morbida e cremosa (e grassissima, ovviamente, ma nessuno mi tolga il formaggio dalla dieta!). Ieri sera per variare un po’ e per cimentarmi in qualcosa che ogni volta che torno a casa mangio sempre volentieri, ho provato a fare la fonduta. Va ancora aggiustata un po’ la ricetta e, tra l’altro, la preferisco come condimento di gnocchi, pasta o riso, però anche sul pane tostato, visto che il formaggio era già eccezionale, non poteva che venire buona.

INGREDIENTI

  • 100 gr. formaggio
  • un bicchiere di latte (da aumentare, la prossima volta)
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 1 noce di burro (non indispensabile)
  • sale (dipende dal formaggio)
  • pepe

PREPARAZIONE
Adesso so che andrebbe tagliato il formaggio e lasciato a bagno nel latte per un paio d’ore. Ma ieri ero di fretta
Una volta tagliato il formaggio a pezzettini (più piccoli sono, meglio si scoglie, meno fatica nel girare si fa) va fatto sciogliere a bagnomaria, girando, assieme al latte, al burro ed eventualmente al sale. Appena sciolto, aggiungere il tuorlo d’uovo, girando con attenzione ed energicamente per non farlo tagliare; continuare a mescolare – senza mai far bollire – per qualche minuto, finché non si raggiungere la densità desiderata.
Va mangiata calda: raffreddandosi si rapprende molto – anche se il quanto dipende dalla quantità di latte; per questo se mangiata da sola viene servita nell’apposito contenitore per la fonduta (con pane e patate… sbav.)