del concetto dei contanti

E sempre a proposito di soldi. Ho fatto la famosa prima seduta del tatuaggio, qui il risultato. A breve seguirà foto con meno pelle dolorante, messa a fuoco e dettagli vari. Premetto che lo adoro, e che ritengo sia fatto veramente da dio, niente da dire. Insomma, vado a Montecatini, so che mister tatuatore prende 150€ l’ora, vado alle 10:30 di mattina e non so quando uscirò. So che mi disegnerà il pezzo direttamente, quindi ipoteticamente avrei detto tra i 700€ e i 1000€. Ora, io non vado in giro con 1000€ in contanti, soprattutto se devo passare due giorni a Firenze ad andare in giro per stazioni e treni vari, nemmeno con 700€, ed ovviamente avrei dovuto prelevarli prima e non in giornata, visti i massimali di prelievo ai bancomat che noi tutti abbiamo e di cui perfino tu, in quanto essere umano di questo secolo anche se artista-tatuatore-dio in terra, dovresti conoscerne l’esistenza. Sai dove non ci sono massimali bassi? Nel pagamento con il pos. Ma mi rendo conto che effettivamente è chiedere tanto. Allora non dovrebbe essere una cosa così scioccante il fatto che ti arrivo con un assegno, o no? E se ti dico: se preferisci, mi dai l’iban e io domani ti bonifico il tutto, è solo per farti un favore e risparmiarti di andare in banca, a me costa pure di più farti il bonifico. Tanto sono a metà, devo tornarci per forza qui! E invece mi fai la scenatina da “quando faccio un lavoro, voglio essere pagato subito”. E allora tieniti l’assegno e risparmiati la scenata. Oppure, ideona! Fammi una cazzo di ricevuta se ci tieni tanto a essere pagato.
E poi magari l’assegno, dopo la scenata, incassalo, no? (sai com’è, sono passati 10 giorni).

(questo ovviamente rimane protetto fino al 3 febbraio prossimo, che non vorrei trovarmi così)

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