dei tatuaggi

Ieri era, evidentemente, l’apice di insopportabilità. Da qui in poi dovrebbe essere tutta discesa, anche perché ormai è una settimana che c’è l’ho.
E’ stato ufficialmente il più doloroso, anche rispetto a quello sulle costole. Sarà stato per via della giornata, per via del tatuatore, della macchinetta, non lo so, sta di fatto che ho veramente sofferto tutte e tre le ore. Però ne è valsa la pena, perché è esattamente quello che volevo. E visto che sarà l’ultimo, davvero, sono contenta di poter finalmente guardare il tatuaggio di cui mi sono innamorata anni fa e pensare che per quanto diverso, abbia proprio lo stile di quello, che era poi la cosa che mi piaceva.
Qua trovate qualche foto fatta da jd il giorno dopo averlo fatto. Ne posterò qualcun’altra una volta guarito, quando le sfumature saranno più chiare

Ku no shaba ya sakura ga sakeba saita tote Ku no shaba ya sakura ga sakeba saita tote Ku no shaba ya sakura ga sakeba saita tote

8 commenti

  • Di ha detto:

    Oh, era ora che postassi qualcosa. Avevo sbirciato le foto ma non avevo voglia di loggarmi su flickr. Semplicemente fantastico. Molto originale e delicato. Non so perchè ma ti si addice.

    Io stavo pensando ad una grossa carpa sul fianco ed un’altra scritta, magari proprio sotto alla croce che ho.

  • efraim ha detto:

    Ma sai, se un giorno volessi farmi un tatuaggio di buon gusto, di gusto che mi piace, intendo, ti chiederei senz’altro consiglio: ottima interpretazione, sempre, distribuzione di forme perfetta nell’equilibrio fra struttura e caos ed elementarità e…
    L’unica cosa che mi strania, devo dire, è quella specie d’etichetta rossa: quella proprio non la capisco; a modo suo dà ulteriorità e dinamicità al tutto, etc. non voglio fare il critico d’arte chicchierante, ma mi strania: mi suona di ferita consumata, quasi come fosse il marchio del tatuatore di cui ci si fa capo da lavare a mano.
    Scusa eh. Farei meglio ad adorare o a tacere: è un tatuaggio. Ma ho la stramba idea di considerarti pure un’amica degna di rispetto, tanto da dirle tutto quel che mi frulla per la mia testolina di cazzo riguardo a quel che rende pubblico.
    E complessivamente l’impressione è: wow! Davvero: un tatuaggio così impegnativo che mantenga lo spessore richiesto dalle proprie dimensioni non l’avevo ancora visto, prima di queste immagini, e trovo un segno di profondo senso estetico il fatto che t’abbia attratto questo genere.

    • anija ha detto:

      Con meno febbre risponderò al resto, ma m’ha colpito una frase
      “quasi come fosse il marchio del tatuatore”
      In effetti lo è. Volevo un timbro rosso, che in giappone è la firma. Perché mi sembra diano semplicemente una punta “finale” a tutte le scritte giapponesi e le opere d’arte. E non avendone una che avesse un senso suo, ho chiesto a lui di tatuarmi la sua.

  • binjip ha detto:

    su una pelle bella credo sia come dipingere su di una tela.
    è uscito un quadro originale e piacevole allo sguardo, aldilà dei significati.
    molto femminile, mi piace il tocco dell’artista.

  • bimba ha detto:

    molto bello, mi piace molto

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