del curvy, dei fail

Noto ora, su Vogue.it, la sezione Vogue Curvy. Io ogni volta che leggevo Curvy pensavo al curry e avevo altro da fare, quindi il sito non l’avevo proprio nemmeno mai guardato; solo oggi vedo che è la sezione oversize di vogue. Un elaborato manifesto genere grasso è bello. E’ tutto molto bello (…), ok, ma poi vedi che in un articolo parlano di queste ex-modelle così contente di essere formose invece che anoressiche e malate, « felici nelle loro taglie 46-48 » e guardi la foto. 48?! Taglia 48? So che per chi lavora nella modo distinguere le taglie sopra la 42 è difficile, 42 e 52 s’assomigliano sempre un po’, sono degli enormi budini di ciccia entrambi, ma solo io vedo delle 44 al massimo un po’ abbondanti? Eccecredo che son felici, mangiano come vogliono ma comunque sono 44 alte 1,80! Poi passi alla gallery « in tv curvy è trendy ». Alla foto 4 c’è Vanessa Incontrada. Alla foto 6 c’è Oprah Winfrey. In generale: c’è qualcosa che non va, se ci sono questi due personaggi nella stessa gallery e si sta parlando di forma fisica, sul serio, ed è qualcosa di preoccupante nella mente di chi ha creato la gallery.
Pare più che sia l’ennesimo sforzo di osannare la taglia 38 passando il messaggio che oltre sono tutte grasse uguali, che quello di dare un freno alla cosa.

1 commento

  • efraim ha detto:

    Personalmente son giunto alla conclusione che le sofferenze fisiche per conformarsi agli unifiliformi modelli estetici imposti sia l’effetto collaterale meno malvagio e forse anche meno doloroso della stupidità di chi segue qualche moda… Di quel di cui parli non ho idea, ma non mi stupisco: le menti sono più elastiche, sottoponibili a digiuni senza sofferenze apparenti e insomma, molto più facili da rinsecchire…

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