delle decadi

Dunque, si devono tirare le somme. Non l’ho fatto per l’anno appena trascorso, ma a quanto pare non posso esimermi dal farlo per la decade trascorsa. Come da suggerimenti, cercherò di ricordare almeno una cosa per anno: questo perché dieci anni fa io ne avevo 16 e non ricordo assolutamente cosa facevo, chi ero, dove andavo e cosa cercavo. O forse sì.

1999 / l’anno della giovinezza.
Discoteca, droghe e rock&roll. Dormire sul pavimento della cucina tutto il pomeriggio. Vincere miss maglietta bagnata. Essere bella, giovane e potermi permettere tutto, senza però volere niente di tutto quello che avrei potuto. E il non aver avuto modo di comprendere chi diceva che sarebbero passati in fretta, quegli anni. E adesso è il primo di una lista di dieci che compilo. Viene da piangere, a pensarci.

2000 / l’anno della febbre.
Quello che ricordo io dell’inizio del 2000 è che mentre tutti i miei amici e non, giovanissimi e superfestaioli come si è a quell’età, festeggiavano il capodanno più esaltante, la fine del secolo, io deliravo in preda a 41° di febbre con i miei che facevano il cenone nell’altra stanza con mia zia. Olè. E’ stato l’anno di disgregazione della mia vecchia compagnia e l’inizio della frequentazione con i compagni di classe, poi rimasti compagnia fissa per molti anni.

2001 / l’anno delle mani morbide.
Stavo con Simone, si usciva con i compagni di classe, ci si trovava a studiare in vista dell’esame di maturità.

2002 / l’anno della maturità.
Il mio primo lavoro, e con lui, l’indipendenza economica. A metà anno sono andata a vivere con lacy, dopo sei mesi di relazione. Entro la fine dell’anno ci lasciavamo, per Fabio, e per tante altre cose che ancora oggi so solo io. Vacanze esotiche, le prime fuori dall’Italia: Tunisia, Egitto. Guardare negli occhi lui, all’epoca 26enne come me adesso, mi faceva pensare che diventare grandi sarebbe stato veloce e facile, tutta una discesa, come sembrava esserlo per lui.

2003 / l’anno del blog.
Il primo blog. La ritrovata compagnia dei vecchi compagni di scuola, gli aperitivi da Pigna, il coinquilino, le storie complicate, i capelli rasati, le vacanze libertine con la vecchia amica, l’incidente, Sara, Night.

2004 / l’anno del raduno.
Il nuovo lavoro, la nascita di iobloggo, il primo raduno di blogger, Brian, la fine della convivenza con Night. Scoprire di valutare l’amicizia diversamente da come la valutava la persona con cui mi ero permessa di condividere tutto.

2005 / l’anno del tradimento.
Che a noi i capodanni ci piace farli eclatanti. E allora a una festa di fattoni che ancora oggi non so cosa ci siamo andati a fare, io mi avvicino a lui – che è l’attuale lui – e gli dico: « sai dove abito » e lui, notoriamente timido ma spronato da varie cose (l’essere a una festa di fattoni, tipo, e al contrario di me lui sapeva bene il motivo per cui essere lì) mi viene a cercare e finiamo in una qualche cantina. E ci chiudono quasi dentro la casa. Poi le litigate con Brian, lasciarsi, riprendersi, farsi del male per errori ridicoli, bugie.

2006 / l’anno del duomo.
L’allontanamento da tutti, la citazione, il trasferimento a Milano, le scoperte poco gradevoli.

2007 / l’anno della romana.
Ho iniziato a fare i cupcakes e ho iniziato per non pensare a lui che aveva messo incinta un’altra. Forse. Non si sa tutt’ora, ma comincia ad affievolirsi l’interesse. Il tornare felicemente single lanciandogli contro il telecomando della wii ed accusando il suo « non fare sciocchezze ». Vogliamo valutare oggi, chi le ha fatte? Ho come l’impressione che il qualcuno in questione risponderebbe di sì. Siamo vicini alla fine della decade, e lo sento mentre scrivo, batto i tasti più forte, e certe ferite bruciano ancora. Ma come abbiamo visto dieci anni passano in fretta.

2008 / l’anno della transizione.
L’uscita dalla storia con Brian, l’inizio della storia con lui, della parte brutta della storia con lui. I malditesta e i cambi d’umore. Rabbia violenta. Le vacanze in Grecia con Tia, il riavvicinamento e il nuovo inizio. Il riavvicinamento a qualcuno. Le amicizie che non pensavo, l’inizio della palestra.

2009 / l’anno della tigre.
Quella della Malesia. O l’anno della tranquillità, dell’equilibrio. La fine di iobloggo per me e l’inizio di tante altre cose. La casa finita ma inabitata. La convivenza, di nuovo.

Ho dimenticato più o meno volontariamente tante cose. Alcune di scriverle, altre proprio di ricordarle a me stessa.
Dieci anni sono tanti, e scriverli di seguito, così, fa quasi paura. A me sembrano cose successe ieri, altre cose successe secoli fa. Però in dieci anni di alti e bassi, aver finito la decade con un anno senza alcun dubbio alto mi fa stare bene. Trovarmi più equilibrata, più matura, meno aggressiva, più felice, più cosciente dei miei limiti e di quando non bisogna averne, mi fa stare immensamente bene.

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