del dolce far niente

Ti trascuro, povero blog. Le poche cose che scrivo sono palesemente inutili. E’ che mi mancano tempo e voglia; il tempo ci sarebbe anche, ma pensare di passarlo a scrivere, a fare resoconti, a pensare mi sembra veramente uno spreco; invece nel frattempo pianto viole del pensiero e giacinti, pulisco la casa (arrivando a togliere il battiscopa della cucina e pulire anche lì), penso a nuovi mobili, mi propongo per disegnare css, ascolto persone che parlano di tanti soldi pensando a quanto questo mi avvicini ai miei progetti per il futuro per ora solo accennati, immagazzino tempo libero pensando a quando, a causa di tutto questo, non ne avrò più. Metto via le giacche e tiro fuori ponchi e mantelle rosa, porto a lavare i cappotti e gli stivali a rifare il tacco, cerco per ore il porta piumone, mi tengo alla larga dallo shopping compulsivo mettendoci due settimane a decidere come vestirmi sabato. Mando sms con scritto che sono stata felice ogni giorno, in questi mesi. Porto il mio gatto fifone in giardino facendomi graffiare come se lo stessi scuoiando e sto con lui mentre trema immobile sull’erba per un quarto d’ora, prima di riportarlo in casa (ma vinceremo questa battglia!). Guardo Buona la Prima il martedì sera. Aspetto la primavera.

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