del blograduno

Dicono che il post non rende, che non è un buon post postraduno.
Spiego subito il perché: io ricordo poco la sera di sabato, mentre domenica non so se la gente se ne è accorta ma c’era un fantoccio di paglia al posto mio, mentre io stavo a dormire in albergo. E poi di sto raduno ne han già detto a pacchi altri blogger, sia in modo ironico che in modo serio, sia in post protetti che in post aperti, i coltelli alla schiena son già volati, gli sgambetti pure, le scivolate evitabili anche, quindi a che vi servo io? Io, che sono l’unica admin che arriva in ritardo al primo appuntamento e che il secondo non s’era nemmeno segnata a che ora e dov’era. Insomma, le cose da ricordare sono molte, quelle da dimenticare sono alcune, quelle dimenticate tantissime. Io non collego i nick, non collego i volti, non collego i nomi, e al prossimo raduno verrò con una targhetta luminosa sulla testa che dice « non è che sono snob, sono timida ». Mi sono trovata seduta vicino a persone inaspettate con cui ho avuto inaspettate piacevoli conversazioni, e nonostante fosse il primo raduno da sola mi sembra d’essermela cavata bene. La fatica di organizzare una cosa del genere la sappiamo solo noi che ci stiamo dietro ma è una fatica che si ricompensa da sola quando quasi trenta persone sedute allo stesso tavolo alzano i bicchieri per brindare, quando scatta la gara di foto all’admin, quando ci rincorrono dai bar per farci il 10% di sconto se ci andiamo tutti, quando qualcuno sistema i tavoli nemmeno fossimo dei contorsionisti per permetterci di bere un Long Island – di troppo, per la cronaca – tutti insieme, quando non si resta da soli nemmeno la mezz’ora prima di prendere il treno. E’ una fatica che sembra invece pesare di più per certe altre cose, certe buche nemmeno accompagnate da un minimo di avviso, certi avvisi che, beh, si potevano pure evitare, certi discorsi che lasciano domande del tipo « che ci fate qui? », certe pretese di coesione che, se si va a un ritrovo di 30 persone così diverse non si dovrebbero avere (soprattutto se la settimana prima ci si è imposti di ignorare già alcune persone, benedetta coerenza). Insomma, l’esame del passaggio tastiera » occhi è un esame tosto, c’è chi negli anni l’ha passato a pieni voti, chi un po’ ha stentato e si spera sempre che la prossima volta, chi non lo passerà mai. Però a me questi dettagli evitabili, che ci sono tutti gli anni, e ci saranno sempre, scivolano addosso grazie allo strato di tutta la botta di socializzazione che mi lasciano addosso due giorni interi di raduno.

Insomma, s’è capito che è un post un po’ paraculo no? E’ che la diplomazia di noi admin dev’esserci sempre, che dura vita
Ma tanto non c’è bisogno di ribadire nulla al pubblico, visto che parte del pubblico queste cose le ha sentite davanti all’ultimo caffè della giornata, a un’altra parte del pubblico non gliene può fregar di meno, e all’ultima parte interesserebbe, ma non ho voglia di flame inutili (strano).
Io dico solo questo: iobloggo sarà anche una piattaforma con gente poco seria (cit.) però è la piattaforma con il livello di figaggine delle bloggers più alto in assoluto, e smentitemi, se ci riuscite! (e anche la figaggine maschile non è male, eh, però non c’è competizione, dài u_u)

Google Addendum.

Forse cercavi: gossip
Hai sbagliato posto. Il posto giusto era il binario 14 di Roma Termini alle 16:30 di domenica

Forse cercavi: flame
Hai sbagliato posto. Quello si sta alimentando – ci si prova, almeno – in altri posti

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