del mio lago e della mia montagna
Passeggiando per facebook trovo il blog di un vecchio compagno di scuola che a quanto ricordo non stava nemmeno nella mia stessa vallata e dopo aver chiuso la pagina con scarso interesse la riapro perché m’era parso di vedere la scritta Lago Riazzale. Apro le foto e mi si apre una voragine dove mi pareva di avere degli organi interni. E giuro solennemente che questo è stato il primo e l’ultimo anno che permetto al primo stronzo che arriva di, in qualche modo, tenermi lontano da ciò che amo, anche se lo motiva dicendo « io non ne ho voglia, vacci tu ». Lezione imparata. Al prossimo che dice così alla proposta d’andare in posti che non ha mai nemmeno visto il benservito arriverà all’istante.
4 commenti
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Concordo con la tua presa di posizione!
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Si ma vai al lago e litighi la faccenda si fa pericolosa… Avete visto le verità nascoste?
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efraim l’ho imparato troppo tardi, a distinguere così.
Una buona strategia, con chi ti ama o almeno ci prova, è dirgli che hai sempre sognato di portar lì il tuo consorte (magari con un termine meno becero e più sessuato ed eventualmente dopo aver chiarito l’intenzione di non sposarti ufficialmente in alcun modo). Funziona. Soprattutto se è vero. Il brutto è che funziona solo con chi ti ama, o almeno riesce a far finta. Il bello è che si riesce a distinguere chi ti ama, o almeno riesce a far finta…
Coi laghi, risultato garantito, ma ho idea cche valga anche con altri interessi…