del fare un po’ di conclusioni

In questi giorni lavoro, sistemo la casa, chatto parecchio, sviluppo cose, guardo tutte le serie reiniziate. Penso così poco. Il twitter in alto non è più il suo, per primo, e su facebook ho rimosso la possibilità di vedere gli stati di qualcun altro togliendo dagli amici. E non ci penso. Ogni tanto compare nei sogni, ancora e ancora ma non me ne importa. Ogni tanto mi chiedo cosa stanno facendo, cosa stanno pensando. Ogni tanto mi prende la smania di sapere di essere ancora presente da qualche parte nei pensieri di qualcuno. Ma il resto del tempo non penso a niente, non penso a voi, non penso al dormire sola, non penso più a come vorrei certi abbracci quando rietro a casa la sera, non penso a come mi mancano certi sguardi che mi ricordavano che non ero proprio tutta da buttare, no, non penso più a nulla. Ogni tanto mi chiedo se sto bene così e sì, non proprio al cento per cento, ma nemmeno male. Continuo a rispondere un secco « no » alla domanda « single per scelta? » perché non sono un ipocrita, perché se l’uomo perfetto arrivasse qui, domani, non ci penserei due volte ad abbandonare volentieri il mio status. Ma sto meglio sola che con chiunque di quelli per cui sono sola, e che ancora passano a leggere per curiosità morbosa – proprio come quella che io sto riuscendo a indebolire – questo sì.

16 commenti

Rispondi a efraim Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.