dell’assurdità del mondo moderno

Come fa qualcuno a credere a cose tipo i Fiori di Bach sapendo che ne ha anche catalogati per curare l’infelicità? Essenza di castagno dolce, pare. Dài.

 

9 commenti

  • IlMale ha detto:

    e se fa effetto "sballone", e non lo si sà?

    Almeno momentaneamente l’infelicità la curerebbe…

  • MisterSmile ha detto:

    Io non ho mai provato … Potrebbe funzionare? Se mi dite dove cercare, poi faccio sapere

  • anija ha detto:

    E’ che non so come si distinguano i castagni dolci… ma anche perché castagne amare non ne ho mai mangiate, io.

  • efraim ha detto:

    (Scusa lo sfogo; oggi sono intransigente come non mi capitava da anni): E che dire di persone istruite che, al giorno d’oggi, con tutto ciò che è possibile, volendo, sapere, continuano a credere a implausibili divinità d’origine mediorentale, tanto da confidare di poter esistere dopo la morte nei loro paradisi e inferni? Per tacer di cose con le quali temerei di urtarti direttamente…

    Almeno quelli che credono ai fiori di Bach (personalmente rido di tali rimedi) scelgono credenze innocue e che magari li possono aiutare, come coperte di linus o orseacchiotti personali, a liberarsi da credenze dagli effetti collaterali venefici o convinzioni indotte da mafie e multinazionali…

    Si dice che un dio di quelli che risorgono raccomandasse di guardare la trave nel proprio occhio prima di criticare le pagliuzze nell’altrui. Saggio consiglio, anche se non provenisse dall’unico sommo dio, del resto condiviso da tanti umani proverbi delle nonne… Non che t’accusi d’aver travi in giro, ma sarei lieto che, prima di criticare le altrui pagliuzze o petali, ci s’accertasse…

  • anija ha detto:

    Approfondendo poi altrove il commento per intero, mi limito alla similitudine con la coperta di Linus, all’aggettivo innocuo. Io non trovo assurdo il fiore di bach, o la sua essenza (anzi, sono sicura che alcuni odori sicuramente vadano a sfiorare corde interne che possono vibrare in molti suoni); io trovo assurdo il concetto di infelicità come malessere curabile con una qualche medicina di qualunque genere che non sia la felicità stessa.

  • steff ha detto:

    peyote, forse? o lsd?

    una volta era il prozac, adesso l’ecstasy… o la specialK?

    insomma volendo cercare, di sostanze psicotrope che rendono felici ce ne sono

  • Stefano ha detto:

    Semmai, la descrizione del Dr. Bach è questa : “Per quei momenti in cui si è colti da un’angoscia tanto grande da sembrare insopportabile. Per quei momenti in cui si ha l’impressione di non farcela più perché anima e corpo sembrano essersi spinti sino ai limiti estremi delle loro possibilità di resistenza. Quando sembra di trovarsi di fronte a nient’altro che distruzione e annientamento” 

    Traduzioni e sintesi possono fuorviare, a volte.

    Vi è anche da dire che molti li hanno provati e funzionano. Poi, come agiscono, chi lo sa. Ma neanche sul meccansmo d’azione dei FANS la medicina è molto chiara. Eppure, si  usano

     

  • Max Volpi ha detto:

    infatti, voce di floriterapeuta, Sweet chestnut (catsagno dolce) non si impiega per l’infeilicità, lo stesso Bach ne riderebbe, è una di quelle voci che si colgono nell’aria, quando c’è molto rumore e non si capisce bene. Io studio e impiego nel mio lavoro quotidiano di terapeuta le essenze da diverso tempo, tengo corsi e conferenze e, devo essere onesto, è la prima volta che ne sento una così grossa. consiglio personale: non fermatevi mai alla superficie delle cose, prima di riporatre un commento verificatene l’origine. comunque è come scrive stefano, nelle parole di Baach stesso, SCH (abbr. di sweet chestnut) viene impiegato in tutte quelle situazioni dove l’Angoscia sembra addirittura tracimare, un dolore per la rottura di una relazione emotiva, ad esempio, oppure il lutto per la perdita di una persona cara. un mio docente, noto floriterapeuta di fama internazionale, Ricardo Orozco M.D., ha combinato il ben noto rescue remedy con aggiunta di walnut e SCH, creando l’Heptaremei, soluzione adeguata per il trattamento anche degli attacchi di panico, ad esempio. Faccio solo per concludere una breve puntualizzazione: se voleste "seriamente" prendere in considerazione una terapia floreale, non recatevi da un erborista o in farmacia, o peggio su internet, dove in 5 minuti vi fanno un cocktail di fiori, poichè la seduta di floriterapia condotta in maniera onesta, noi la facciamo durare circa un’ora ed è una SERIA anamnesi del nostro paziente per poter capire e con lui sviluppare un percorso adeguato e realmente centrato sulla sua persona, con visite periodiche ogni tre settimane circa. Cordiali saluti a tutti.

    Max Volpi (floriterapeuta)

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