dell’agnosticismo del proprio sentire

Quante altre cose posso scrivere sull’argomento. Quante altre cose mentre nel frattempo mi connetto e sconnetto da msn, mentre lascio il telefono in borsa come sempre ma al contrario di sempre so bene dov’è. So anche com’è girato, fa solo finta di essere lì abbandonato. Fa tutto finta, anche i pensieri che credo reali, anche questo post. E’ tutto artificialmente creato per cosa? Per passare oltre, per non piangere, per piangere e farmi sentire in diritto di farlo, per farmi aspettare qualcosa in modo da poter dire che me l’aspettavo, per farmi aspettare qualcosa in modo da poter essere poi giustamente delusa. E’ tutto artificiale e non sono in grado di dire cosa penso, cosa non penso, cosa provo. So che guardo film che mi emozionano e quando c’è la pubblicità fisso il muro bianco e mi sento allo stesso modo, non riconosco differenze. So che questa inadeguatezza emozionale è sempre qui, come c’è sempre stata, e ancora non ho capito se è o non è quello che è, se è inadeguatezza perché la sento io soltanto o se è così che dev’essere, ma tanto, non si può spiegare una emozione o la sua assenza, quindi pensarne o parlarne è come parlare della neve sotto il sole. Non so e non ho mai saputo se provo quello che provo perché lo provo o perché so che dovrei farlo, perché si presuppone che sia così, non lo so. Non c’è un marchio di autenticità, non c’è il simbolino madreperlato in controluce.

1 commento

  • Alessio ha detto:

    Purtroppo ti trovi in un limbo dal quale una parte di te vuole uscire e lasciarsi tutto dietro le spalle,andare avanti,mentre l’altra continua a sperare in un ritorno anche se fa male più di ogni cosa..non è facile dimenticare, ma a volte guardare avanti è la soluzione migliore, e piano piano si comincia a capire che forse è stato un bene così. « Come dicon tutti il tempo è l’unica cura possibile solo l’orgoglio ci mette un po’, un po’ di più, a ritirarsi su » 
     
    Scusa se ti ho scritto direttamente in questo post senza prima presentarmi o che,è da poco che ti leggo, ma in quello che hai scritto ho rivisto me stesso un paio di anni fa, e per quel che può servire,ad un certo punto non guardarsi più indietro e dare un taglio netto per me è stata la scelta giusta, difficile ma giusta, ho fatto fatica a non scriverle, a non chiamarla, ma è stato sicuramente meglio così, ignora il telefono, msn e la mail e pensa a qualcos’altro, tieni la mente occupata, ammazzati di lavoro, fai quello che ti pare,prima o poi passa. 
     
    Forse quello che ti ho scritto è scontato, ma spero un pò ti sia servito.
     
    Ale

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